Dal 6 al 16 febbraio 2025 torna, per la tredicesima edizione, Art City Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, coordinato dal Settore Musei Civici Bologna sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi.
Oltre 270 eventi, tra mostre, installazioni e performance, che invadono la città per dieci giorni. «Questa edizione – commenta Balbi ai nostri microfoni – è davvero la più ambiziosa di sempre».

Le Porte della città al centro dello Special Program di Art City Bologna 2025

Lo Special Program di Art City Bologna 2025, intitolato “Le Porte della Città”, si focalizza sugli accessi, non solo fisici ma anche simbolici, alla città, sviluppandosi con un circuito di opere e installazioni in relazione con le dieci Porte ancora presenti e il loro anello di otto chilometri intorno al centro, dedicando a ciascuna Porta un progetto artistico e invitando così il pubblico a scoprire, tappa dopo tappa, i linguaggi dell’arte contemporanea insieme alle storie della città.
Come ogni anno, inoltre, Art City Bologna presenta un vasto calendario di progetti artistici promossi sul territorio in occasione della settimana dell’arte contemporanea. All’interno del suo programma vengono accolte le proposte più significative provenienti da soggetti istituzionali, gallerie e spazi indipendenti selezionate dal comitato scientifico per il loro interesse culturale ed artistico. «Sono circa 300 le proposte arrivate», riporta Balbi.

Lo Special Program si aprirà con Porta Mascarella dove Angelo Plessas collocherà, nella facciata del varco, l’opera “Extropic Optimisms: Portal IV”, un vero e proprio portale composto da insegne luminose raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione che investirà di fortuna ed energia chiunque incrocerà casualmente il varco bolognese. In Porta San Donato l’installazione sonora “Deep Water Pulse” di Susan Philipsz evocherà il mondo sommerso e l’abisso marino; così come, in modo metaforico, il ritmo del battito cardiaco. Philipsz sarà presente, inoltre, presso la Collezione di Mineralogia del Museo Luigi Bombicci di Bologna con la sua serie fotografica “Elettra”, omaggio alla ricerche in campo scientifico di Gugliemo Marconi.

Il percorso proseguirà in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e la scultura “Phone User 4” attraverso cui, con il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, l’artista si concentrerà sui nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci. L’intervento di Judith Hopf si completerà con la presentazione di “Phone User 2” presso la Fondazione Zucchelli. Franco Mazzucchelli presenterà a Porta Maggiore il suo nuovo “Intervento Ambientale”, una grande scultura gonfiabile in pvc che l’artista collocherà all’interno della Porta abbattendo la monumentalità.

Negli ambienti di Porta Santo Stefano l’installazione video “Elegy” di Gabrielle Goliath rimarcherà la persistenza di una cultura della violenza nella società contemporanea, attraverso la commemorazione intima e corale di persone lgbtqia+ perseguitate e uccise in Sudafrica. A Porta Castiglione l’installazione site specific “Tremendous gap between you and me” di Fatma Bucak rifletterà sulla possibilità di rinascita da un cumulo di rovine mentre Francesco Cavaliere animerà Porta Saragozza con la scultura “OTTO, doppia curva lingua!” la quale agirà come una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero e amplificare la propria energia.

Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott posizionerà “A Man Was Lynched by Police Yesterday”, una bandiera nera di denuncia dei soprusi da sempre subiti dalla comunità afrodiscendente americana e ancora oggi profondamente radicati. Presentato a Porta Lame, il video “Aaaaaaa” di Valentina Furian esplorerà le profondità della terra addentrandosi nel buio per avvicinarsi all’essenza animale che appartiene a ogni essere umano. A Porta Galliera, l’artista Andrea Romano presenterà il progetto “Anteo” ispirato alla storia di Anteo Zamboni, giovane ragazzo bolognese ucciso da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini.
Infine, a chiudere lo Special Program sarà “BARK”, la performance di Derek MF Di Fabio sviluppata in collaborazione con Almanac tra il 2020 e 2021 e rielaborata per Art City Bologna 2025 che riunirà un coro di persone queer in una biciclettata che si muoverà seguendo le Porte della città e unendo idealmente tutti i progetti.

ASCOLTA L’INTERVISTA A LORENZO BALBI: