Un cambio di nome per mettere il focus sull’animazione perché «non siamo un festival di fantascienza o sul futuro», sottolinea la direttrice artistica Giulietta Fara, ma una forma che rimane la stessa e propone finestre sull’animazione indipendente (e non solo) oggi in Italia (e non solo). È il 24Frame Future Film Fest, che sarà in scene a DumBo dal 6 al 10 novembre per poi spostarsi a Modena dal 22 al 24 novembre.
25 anni di storia per un festival che è cominciato quando l’animazione viveva un momento di stanca, mentre oggi è più viva che mai e sa coniugare l’artigianalità con le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. Al punto che, secondo Fara, «è anacronistico parlare di futuro oggi».
Il concetto di brutto e mostruoso esplorato nella nuova edizione del 24Frame Future Film Fest
Il tema del festival quest’anno riguarda il “Mostruoso, malvagio, pessimo o, più semplicemente, diverso” a partire da un anniversario: i 30 anni del film di Tim Burton “Ed Wood”. È proprio da Ed Wood, considerato negli anni ’50 il peggior regista di sempre, ma oggi enormemente rivalutato, che il festival parte per esplorare il concetto declinandolo nella cinematografia d’animazione, che vanta tutta una serie di mostri, da Godzilla alle larve giganti. Lo stesso tema non solo ricorrerà nella selezione di titoli in concorso, ma sarà al centro di una serata evento: la “Monsters Night”, in programma la sera del 9 novembre.
A tradurre graficamente il tema nel manifesto del festival di quest’anno è stata l’artista Rebecca Michelini.
Dai film ai cortometraggi, dall’intelligenza artificiale alla realtà virtuale e aumentata e ai filmati 360, dal gaming alla serialità, dall’indie al mainstream. È ricchissimo il programma dell’edizione 2024.
Il festival prevede due concorsi, uno dedicato ai film e uno ai corti. Tra gli appuntamenti da segnalare sicuramente ci sono anche due masterclass: una con Searit Huluf, regista della Pixar Animation Studios, e una con Andrea Leanza, fondatore di ALCFX.
ASCOLTA L’INTERVISTA A GIULIETTA FARA: