La Tempesta di Alessandro Serra , è uno spettacolo che inizia prima che le luci si spengano in sala. Il 30 novembre il pubblico ha cicaleggiato immerso in una patina di nebbia per diversi minuti, prima di venire risucchiato, attonito, sott’acqua dove la tempesta veniva scatenata da uno spirito dell’aria. Sono circa due ore di racconto, durante le quali si guarda una scena vuota, priva di elementi scenografici significativi, eccezione fatta per pochi oggetti simbolici e gli attori che riempiono lo spazio con voce e corpo.

La trama in breve

La Tempesta, ultimo lavoro integrale attribuito a William Shakespeare, è un’opera nella quale politica e sovrannaturale costituiscono due degli elementi fondativi caratterizzanti. Prospero, legittimo Duca di Milano, è esiliato, assieme alla figlia Miranda, su un’isola del Mediterraneo dalla quale trama vendetta nei confronti del fratello Antonio e del suo complice, il Re di Napoli.Con magie e illusioni performate dal fedele spirito Ariel, al suo servizio, Prospero svelerà la natura del fratello traditore, permetterà l’unione fra Miranda e Ferdinando, figlio del Re di Napoli e riuscirà a riconquistare il ducato perduto.

La Tempesta: un inno al teatro, fatto con il teatro

La Tempesta è un vero e proprio inno al teatro. Chi frequenta o ha frequentato Il Bardo sa bene che l’arte scenica è poca cosa: si costituisce di un luogo dove qualcuno agisce e qualcun’ altro guarda. Non sono necessarie grandi scenografie, vestiti sfarzosi ed effetti speciali affinché il pubblico venga trasportato in un’altra dimensione. Serra tutto questo lo ha compreso bene, abbracciando ciò che lo stesso Shakespeare più volte richiede al suo pubblico, e cioè di rimediare e completare con la fantasia ciò che sulla scena appare limitato e spoglio. Risulta perciò difficile descrivere ciò che oggettivamente accade su quella piccola arena fatta di assi di legno, poiché a ben pensarci di rilevante capita ben poco. Eppure, sarà la bravura degli attori, la potenza immortale delle parole di Shakespeare, la luce che assume importanza drammaturgia fondamentale, qualcosa capita, qualcosa di grande e inspiegabile, soprattutto dentro chi guarda.La magia scenica si dispiega così davanti allo spettatore: grazie al paradosso della povertà, proprio come quando da bambini i migliori giochi erano quelli che si facevano con poco o nulla a disposizione.

La Tempesta riletta da Alessandro Serra sarà al Teatro Arena del Sole di Bologna fino a domenica 4 dicembre. In scena: Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato,Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta, Bruno Stori.