Comincia la nuova edizione del Bologna Jazz Festival, che comincia domani, 3 novembre, e prosegue fino al 27 novembre.
Tanti i luoghi che ospiteranno la manifestazione sonora, tra cui nuovi club che entrano a far parte della squadra, e lo “sforamento” in altre città, come Ferrara, Modena e Forlì.
Vediamo insieme il programma del primo giorno del festival.

Il programma del primo giorno del Bologna Jazz Festival

Venerdì 3 novembre:

Ore 21:30, Bologna, Binario 69
Venus Ship
Federico Privitera, tromba; Giuseppe Lastella, trombone;
Michele Murgioni, tuba; Marco Vecchio, sax alto; Andrea Salvato, flauto;
Ugo Moroni chitarra; Daniele Marrone, basso; Mattia Bassetti, batteria

Ore 23, Bologna, Sghetto Club
Kubalé Sextet
“New Latin Sound”
Linda Manuitt, voce; Yuliesky González, tromba;
Daniel Stawinski, pianoforte; Sergio ‘”Checho’” Gómez, basso elettrico;
iljoph Mounkassa Willimas, batteria; Vito Giacovelli, percussioni

Ore 21, Naima Club, Forlì 
John Scofield Trio feat. Vicente Archer & Bill Stewart
John Scofield, chitarra; Vicente Archer basso;
Bill Stewart, batteria

Venus Ship e Kubalé Sextet: chi sono i protagonisti del 3 novembre

Venus Ship è un collettivo di otto musicisti nato dall’underground Bolognese, e ispirato dai movimenti di protesta anni ’60 e ’70 e dalle storie di grandi personaggi che hanno lottato attivamente per i diritti civili ed umani. La musica di Venus Ship è dunque una conseguenza, trae ispirazione anch’essa da quel contesto di protesta, e mette in scena sonorità molteplici, con atmosfere che riportano da New Orleans alle musiche di Charles Mingus, dagli Spiritual della “Liberation Music Orchestra” a funk ispirati dalla cinematografia “blaxploitation”… Dunque, sonorità e storie di altre epoche mai così attuali.

Il progetto KUBALE’, diretto dal trombettista cubano Yuliesky González, rappresenta un collettivo di musicisti profondamente appassionati alla cultura latinoamericana. Il risultato è un repertorio affascinante, spesso pulsante di energia ma altrettanto capace di regalare momenti di serenità e intensità. Queste composizioni sono impressionanti, dove ciascun membro contribuisce con la propria ricca esperienza e dedizione incrollabile. L’autenticità emerge chiaramente nelle composizioni, derivanti dalle radici profonde del jazz latino e della musica ancestrale afrocubana. I loro concerti sono contrassegnati da dinamismo e spontaneità, ancorati da una solida base di elementi ritmici e armonici, espressione lirica, danze coinvolgenti e straordinarie performance solistiche.
Al concerto segue la jam session diretta da Federico Califano, giovane sassofonista e astro nascente del jazz italiano.

John Scofield, a volte indicato come “Sco”, è un chitarrista e compositore jazz-rock americano la cui musica include bebop, jazz fusion, funk, blues, soul e rock. Ha lavorato, fra gli altri, con Miles Davis, Dave Liebman, George Duke, Jaco Pastorius, John Mayer, Robert Glasper e Gov’t Mule. Scofield, negli ultimi 30 anni, ha saputo dare un impulso nuovo alla musica jazz. Le sue frasi musicali si articolano spesso in bending e note “outside”. Dotato di una spiccata vena blues riesce ad inserirla prepotentemente anche in contesti prettamente jazzistici ed a servirsene per dare respiro e dinamismo al suo fraseggio.