Il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna ospita stasera, giovedì 12 dicembre alle ore 20:30, la produzione originale “Concerto Marconi“, un evento unico che celebra il complesso rapporto fra Guglielmo Marconi e la musica. Ingresso gratuito, l’iniziativa è promossa da Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura e Paesaggio per il 150° anniversario della sua nascita.
Guglielmo Marconi e la musica: in concerto-tributo al Teatro Manzoni
Lo spettacolo è curato da Oderso Rubini, curatore della mostra dossier “All’ascolto del mondo” assieme a Franco Severi in corso al Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici di Bologna fino al 12 gennaio 2025, di cui il Concerto Marconi si inserisce come naturale prosecuzione: «L’idea è nata – racconta il curatore Rubini – perché dopo aver studiato tutta l’avventura di Marconi come inventore, imprenditore, grande comunicatore mi è balenata l’idea di provare ad approfondire il suo rapporto con la musica di cui non si sapeva tanto, ma che lui ha contribuito a generare con l’invenzione della radio, invenzione che ha cambiato il mondo della comunicazione della musica».
«Il filo conduttore è sempre la radio – osserva Rubini – o quegli eventi che hanno girato intorno alla radio. Sono andato ad analizzare quali erano le composizioni musicali che venivano trasmesse nel primo periodo della BBC, dell’URI poi EIAR e della Radio Vaticana perché sono state emittenti radiofoniche che hanno dato molto spazio ai concerti dal vivo delle orchestre». Registrare e trasmettere, quindi, sono state due fondamentali intuizioni di Marconi che insieme hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’industria musicale e dell’intrattenimento.
Protagonista della serata sarà l’orchestra La Toscanini Next, diretta da Tiziano Popoli, con le performance dei solisti Cristina Zavalloni, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba.
Il programma musicale è stato pensato per ripercorrere le sonorità che hanno segnato l’epoca marconiana, spaziando da composizioni classiche, come quelle di Ottorino Respighi, fino a brani moderni e simbolici dei Queen, Neil Young, Eugenio Finardi. Ad esempio di Neil Young, il celebre Kronos Quartet eseguirà un arrangiamento del brano Ohio perché, canzone di protesta, è stata storicamente bandita dalle radio.
Non mancheranno riferimenti alla musica sperimentale con opere di Bertolt Brecht/Kurt Weill e John Cage.
ASCOLTA L’INTERVISTA A ODERSO RUBINI: