Ieri, nel corso dell’assemblea dei soci è saltata l’ultima possibilità di salvezza. Chiude dopo 90 anni il quotidiano che ha fatto la storia del nostro paese, ma che già da anni viveva una profonda crisi. “Quel giornale era una voce scomoda che andava spenta” dice ai nostri microfoni il giornalista Gigi Marcucci.
Chiude L’Unità
Dopo 90 anni, l’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, chiude. Saltato l’ultimo tentativo di salvare lo storico giornale durante l’assemblea dei soci di ieri. Dal 1° agosto il giornale non sarà più in edicola e la pagina internet smetterà di essere aggiornata.
“L’unica possibilità di salvezza era Editoriale 90, di Matteo Fago, già socio di maggioranza dell’attuale società editrice. Alcuni rappresentanti di una società che si occupa di organizzare le Feste dell’Unità insieme a rappresentanti di Forza Italia hanno fatto saltare il piano durante l’assemblea dei soci“. E’ questo il racconto dell’assemblea che ieri ha decretato la morte del giornale, riferita ai nostri microfoni, da Gigi Marcucci, giornalista de l’Unità
“Qualcuno -continua Marcucci- non voleva che l’Unità, intesa come giornale si salvasse, ma ci sono molti interessi a salvare il marchio, non si sa bene per farne cosa. Le chiacchiere di Renzi sul brand Unità lasciano il tempo che trovano. Il punto era salvare il giornale: non hanno voluto salvarlo.”
E’ amara e fredda al tempo stesso l’analisi del giornalista. “Si perde una voce importantissima, anche se indebolita negli ultimi anni per una sorta di gioco al massacro, fatto attraverso l’allontanamento i direttori, capaci di fare funzionare e vendere questo giornale, portandolo dalle zero copie vendute sino alle 70 mila dell’inizio degli anni 2000.” afferma Marcucci, facendo riferimento in particolare alle vicende di Furio Colombo e Antonio Padellaro.
“C’era -spiega Gigi Marcucci- un problema di autonomia non rispettata. Si faceva la guerra a direttori scomodi perchè troppo vicini ai movimenti, come se quello che di nuovo si muveva nella società, per qualcuno non dovesse essere ascoltato. Il cambio di leadership del Pd -conclude- ha inciso moltissimo perchè a Renzi un giornale come l’Unità non interessa. Renzi non c’entra niente con la tradizione di un giornale che informava e formava l’elettorato. Era una voce scomoda che dava fastidio e, per questo, andava spenta.“