La direzione artistica del Teatro dell’Argine mette al centro della programmazione di prosa 2012-2013 di ITC Teatro (San Lazzaro) storie individuali esemplari, o anche solo gioiose e commoventi, per andare oltre le categorie e i cliché sociali.

Tra gli aspiranti tiranni di Ascanio Celestini, che declamerà i suoi “Discorsi alla nazione” nell’insolito spazio del Circolo ARCI Bellaria di San Lazzaro, e l’uomo comune dipinto dagli Oblivion attraverso la sempre attuale ironia di Giorgio Gaber, in “Far finta di essere G”, passeggeranno i poetici e surreali clochard “Totò e Vicè”, interpretati da due tra i migliori artisti del teatro contemporaneo: Stefano Randisi ed Enzo Vetrano.

Tra le altre storie, spesso tragiche, ma sempre trattate con ironia, trovano spazio anche quelle prodotte dal Teatro dell’Argine e dai ragazzi che, negli anni, hanno partecipato all’intensa attività laboratoriale che questa compagnia svolge: ad esempio il gruppo Crossing Path, nato da un progetto europeo su intercultura e inclusione sociale, prosegue il proprio lavoro nel “Diario di una follia di stato”, mentre i giovani attori e registi del TdA si metteranno alla prova con “Il balcone della vanità”.

Raggiunti i 18 anni di attività,  ITC Teatro si colloca ormai stabilmente all’interno della proposta più ampia di integrazione tra cultura e territorio. Entro fine anno, con la nascita dei 7 distretti culturali in vista della città-metropolitana, si procederà ad una mappatura delle attività culturali che promuoverà e implementerà questo e gli altri progetti presenti in tutta l’area provinciale. Nel Comune di San Lazzaro sono già molte queste iniziaziative, come il Teatro-Bus, che mira a portare il teatro in cortili e nelle piazze, i cui spettacoli sono poi recensiti dai disabili che partecipano al progetto di educazione alla visione di “Quinta parete”.

In programmazione anche rappresentazioni sovrattitolate per i non udenti.