“Aspettiamo di vedere, intanto ce lo segniamo”. Vincenzo Corigliano, presidente del Cassero, commenta così le proposte del governo Renzi, che ha annunciato che a settembre sarà presentata una legge sulle unioni civili, probabilmente sul modello tedesco. La comunità lgbt però mette in guardia: “Non accettiamo una legge-contentino.

Unioni Civili: il commento della comunità LGBT Bolognese

Il governo, una volta incassate le riforme istituzionali, a settembre si dedicherà alle unioni civili tra i gay. Lo fa sapere lo stesso Renzi, che ha annunciato di voler intervenire sul tema, anche per il fatto che in Parlamento è in fase avanzata la discussione per una nuova legge.
L’impostazione è quella del modello tedesco, che non introduce il matrimonio, ma diritti e doveri in materia di assistenza sanitaria e penitenziaria, contratti di locazione, obbligo alimentare, diritti nell’attività di impresa, acquisto della residenza da parte del cittadino straniero che sia parte di un patto di convivenza con un italiano, conseguenze previdenziali e pensionistiche, diritti di successione, esoneri e agevolazioni riconosciute ai militari e agli appartenenti alle forze dell’ordine, punteggi nelle graduatorie.
Per una coppia gay sarà però espressamente escluso il diritto di adottare un bambino.

Il Cassero, circolo gay e lesbico più grande d’Italia, commenta la notizia con prudenza. “Aspettiamo di vedere la proposta Renzi – afferma il presidente Vincenzo Corigliano – intanto ce lo segniamo”.
Il presidente dell’Arcigay, però, mette subito in guardia l’esecutivo: “Per noi la legge deve partire dall’articolo 3 della Costituzione, quello che sancisce uguali diritti alle persone senza discriminazione alcuna”. In altre parole, la comunità lgbt non accetterà una legge-contentino, frutto di compromessi.
L’esclusione delle adozioni per le coppie gay sembra già essere un punto critico: “In Italia – afferma Corigliano – dovremmo già condurre una grande battaglia per consentire le adozioni ai single”.