I precari della scuola primaria hanno iniziato lunedì lo sciopero della fame a staffetta per porre l’attenzione sul problema dei corsi abilitanti a pagamento. L’iniziativa andrà avanti fino a sabato quando si terrà un’assemblea per decidere come proseguire la lotta

Fame di diritti“. E’ questo lo slogan che accompagna lo sciopero della fame a staffetta messo in atto dal Gruppo Precari Scuola Elementare dei Cobas di Bologna. Un’iniziativa partita lunedì e che durerà tutta la settimana, per denunciare lo scandalo dei corsi abilitanti per i docenti precari.

Il problema, del quale ci eravamo già occupati nella scorse settimane, riguarda la reale accessibilità ai corsi, i cosiddetti Pas, per i docenti precari. Il Ministero dell’Istruzione, ha disposto l’attivazione di corsi universitari a pagamento che portino i docenti precari all’abilitazione, senza considerare, peraltro,  una sentenza del Consigio di Stato del 2003, che confermava il valore abilitante dei diplomi magistrali ottenuti entro il 2002.

I corsi, però, non sono stati attivati in tutte le regioni d’Italia e questo potrebbe costituire una sorta di discriminazione territoriale per i docenti stessi. Inoltre, come più volte denunciato dal Gruppo Precari della Scuola Elementare, i Pas hanno dei costi elevatissimi per un lavoratore precario.

Allo stato dei fatti, i corsi sono fondamentali per i precari che, se non dovessero frequentarli, “potrebbero ritrovarsi per strada dopo 10 anni di lavoro” come afferma netto Salvatore Iocca, docente precario e tra gli animatori dell’iniziativa.

Le rivendicazioni dei precari, impegnati nello sciopero della fame, sono dunque la gratuità dei corsi abilitanti, da realizzare nella stessa scuola pubblica, e l’effettivo riconoscimento della sentenza del Consiglio di Stato.

Per sabato prossimo, a chiusura dello sciopero della fame a staffetta, è prevista un’assemblea pubblica, alle ore 10,30 presso il circolo Arci “Angolo B” in via San Rocco 5/d, per decidere come proseguire questa battaglia.