La Sovrintendenza li ha sfrattati della Montagnola perché le loro roulottes creavano “degrado”, ma l’ottusità non ha avuto la meglio e gli artisti del Circo Paniko tornano a Bologna, nell’ex sede di Piazza Grande in via Libia, con un nuovo spettacolo: “Il cabaret degli affamati”. Dal 23 gennaio all’8 febbraio le acrobazie del circo più particolare d’Italia.

Quando la Sovrintendenza li ha sfrattati dalla Montagnola, gli artisti del Circo Paniko non si sono fatti prendere dallo sconforto. Giacomo Martini, portavoce di trapezzisti e giocolieri, ai nostri microfoni aveva detto che gli sarebbe piaciuto tornare in un luogo degradato della città .
“Abbiamo fatto tombola!”, commenta ironico oggi Giacomo. Il Circo Paniko, infatti, torna nella nostra città, ma la nuova location è in via Libia 69, nel parcheggio dell’ex sede di Piazza Grande, dove il tendone sarà allestito dal 23 gennaio all’8 febbraio.
“Ho l’eurostar che passa a dieci metri dalla mia roulotte – racconta l’artista – ma siamo come un fiore nato nel cemento”.

La Sovrintendenza si oppose al ritorno del Circo Paniko nel parco della Montagnola perché le roulottes degli artisti, che durante gli spettacoli venivano usate come camerini e non potevano quindi essere spostate fuori dal parco, avrebbero creato “degrado”. Poco importava che la presenza del tendone e la collaborazione tra gli artisti e l’associazione ComunicaMente aiutava a prevenire episodi spiacevoli che si registrano di notte nel parco, uno dei luoghi dello spaccio.
“Noi veniamo da due mesi di spettacoli a Parma – prosegue Martini – dove eravamo all’interno di un parco che è patrimonio dell’Unesco, nel quale non abbiamo mai avuto problemi”.

I ragazzi, però, non vogliono proseguire la polemica e prendono la nuova collocazione come una sfida, forti del calore che la cittadinanza bolognese ha sempre dimostrato loro.
Lo spettacolo, in scena ogni sera alle 21.00, contiene numeri nuovi, alcuni difficili da vedere in un qualsiasi circo, ed è intitolato “Il cabaret degli affamati“.
“Siamo partiti dalla fame che ciascuno di noi ha – spiega Giacomo – C’è chi ha fame di affetto e protezione, chi fame di Suv, chi di altro ancora. Nello spettacolo ciascuno ha portato la propria fame”.
Per assistere allo spettacolo è consigliata la prenotazione al 333-6298118.