Accolta la richiesta di sospensiva contro gli aumenti introdotti dal Commissario Anna Maria Cancellieri. Esulta il comitato dei genitori dei bambini di asili nido e materne.

Quegli aumenti non s’avevano da fare. È questo in sostanza ciò che dice la sentenza del Consiglio di Stato, che ieri ha accolto la richiesta di sospensiva degli aumenti sulle rette di asili nido e sulle tasse d’iscrizione alle materne presentata dal comitato dei genitori.
Gli aumenti erano stati introdotti dal Commissario prefettizio Anna Maria Cancellieri e avevano il sostanziale scopo di far quadrare il bilancio comunale. Per questo alle famiglie si arrivava a chiedere fino a 200 euro in più al mese (per la fascia più alta).
Cifre inaccettabili per i genitori che, attraverso un pool di avvocati (anch’essi genitori), avevano presentato ricorso. Nello specifico le mamme e i papà ritenevano sbagliati nel merito e nel metodo i rincari, dal momento che non giustificavano alcuna estensione o miglioramento del servizio e furono introdotti ad anno già iniziato.

La prima tappa del ricorso aveva subito una battuta d’arresto. Il Tar dell’Emilia Romagna, primo destinatario della richiesta di sospensiva, aveva infatti bocciato le richieste dei genitori e dato ragione all’Amministrazione comunale. Il comitato però non si è dato per vinto ed ha presentato un’analoga richiesta all’organo superiore, il Consiglio di Stato.
Il quale ieri ha sentenziato che quei rincari non erano giustificati e che quindi quella delibera deve essere cancellata.

Ora per il Comune si prospettano problemi nella quadratura del bilancio, dal momento che la sentenza toglie dalle casse comunali circa un milione e 200mila euro.
Secondo Luigi Marinelli – portavoce del comitato dei genitori ed esponente dell’Usb – il Comune poteva evitare di finanziare con oltre un milione di euro le scuole private, delibera approvata appena qualche giorno fa, e ora avrebbe a disposizione le risorse per coprire il buco.
Sempre secondo il sindacalista, ora il Comune deve riaprire al dialogo sul tema degli asili e delle materne e non deve nemmeno provare a ripresentare una delibera analoga a quella appena bocciata dal Consiglio di Stato.
Cosa succederà ora potrà chiarirsi forse già oggi pomeriggio, quando i genitori incontreranno l’assessore all’Istruzione Marilena Pillati.