Dopo il nulla osta di Berlusconi e l’incontro di questa mattina tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, diventano più concrete le possibilità che si formi un governo M5S-Lega. È una deriva a destra a cui ha contribuito in modo rilevante il Pd, allontanando le già fievoli possibilità di migliorare le condizioni materiali delle persone. L’intervista a Nicola Fratoianni.

Dopo tanti veti, è arrivato il nulla osta di Berlusconi ad un possibile governo di Lega e M5S. E dopo tanti annusamenti e corteggiamenti, gli incontri di questa mattina fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini e quello tecnico tra gli staff dei relativi partiti di questo pomeriggio fanno apparire come sempre più possibile la nascita di un esecutivo giallo-verde.
In questa direzione va letta anche l’ulteriore proroga dei tempi chiesta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: entro lunedì potrebbe affinarsi e concludersi l’accordo.

Sui media, in queste ore, è impazzato già il toto-premier e il toto-ministri. Una delle tesi più battute vedrebbe Salvini al Viminale e Di Maio ministro degli Esteri.
Al di là delle speculazioni giornalistiche, però, è certo che l’ipotesi di un governo M5S-Lega rappresenta, per dirla con le parole che Nicola Fratoianni ha usato ai nostri microfoni, “un esito preoccupante che sposta a destra l’asse politico“. L’esponente di LeU sottolinea come i pentastellati abbiano così scelto il proprio lato destro.

Ma questo esito, ricorda Fratoianni, “è stato molto aiutato da chi fin dall’inizio ha tifato per il ‘tanto peggio tanto meglio‘”. Il riferimento è ovviamente al Partito Democratico e a Matteo Renzi in particolare, che fin dall’inizio ha detto di voler preparare i pop corn e mettere lo champagne in frigo, in attesa di vedere ciò che Lega e grillini sarebbero riusciti a fare una volta al governo.
Una scommessa azzardata che non piace all’esponente di LeU, per il quale ciò che importa sono le condizioni materiali dei cittadini, peggiorate durante gli anni della crisi.

Anche LeU, ovviamente, sarà all’opposizione e, osserva Fratoianni, “sfideremo anche il governo ad abrogare la legge Fornero, misura su cui siamo d’accordo, e ad introdurre il reddito di cittadinanza”. In realtà il rischio è che nulla di questo venga fatto, ma arrivino misure che peggioreranno una situazione già difficile.

In mattinata, intanto, Mattarella ha pronunciato parole che sembra indirettamente rivolte a Lega e 5 Stelle: “Pensare di farcela senza l’Europa significa ingannare i cittadini. Il sovranismo è seducente, ma inattuabile“.
“Anche io credo che la soluzione della crisi non passi dall’abbandono del progetto europeo – precisa Fratoianni – ma vanno comunque ridiscusse le regole e i trattati”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A NICOLA FRATOIANNI: