L’Assemblea Nazionale approva la nuova legge sulla prostituzione. Nonostante le proteste, la nuova normativa prevede un’ammenda per i clienti. La legge passa ora all’esame del Senato.

Dopo un acceso dibattito nella società francese, l‘Assemblea Nazionale ha approvato ieri la nuova legge sulla prostituzione. Al centro della polemica uno degli articoli della nuova legge, che prevede multe per i clienti. Quanti saranno colti in flagranza di reato, infatti, si vedranno infliggere una multa da 1500 euro che può arrivare a 3750 euro in caso di recidiva.

Se nel parlamento la legge ha ricevuto un appoggio bipartisan, molto tiepido in verità, con i soli Verdi che si sono schierati apertamente contro, la società transalpina si è divisa in favorevoli e contrari.

Tra i contrari all’approvazione della legge, numerosi gli intellettuali, da Charles Aznavour a Catherine Deneuve, che si sono opposti alla possibilità, per lo Stato, di legiferare nella vita sessuale dei cittadini, considerando la scelta di vendere il proprio corpo come una scelta privata. Sempre contro la legge hanno protestato le lavoratrici e i lavoratori del sesso, organizzati in sindacato. Tra i favorevoli alla legge, il fronte femminista che è sceso in piazza.

“Quasi sicuramente il Senato introdurrà delle modifiche, che costringeranno la legge a ritornare all’Assemblea Nazionale” sostiene Alberto Mattioli, corrispondente de “La Stampa” a Parigi.

“Credo che -continua Mattioli- visto che i sondaggi dicono che la maggioranza è contraria alla legge, il governo socialista, che non si è impegnato particolarmente, non vorrà arrivare all’approvazione a tamburo battente. Già si parla -conclude- di un’approvazione che non dovrebbe arrivare prima della prossima primavera.”