Dopo il successo della lista l’Altra Europa con Tsipras alle elezioni europee, Rifondazione Comunista propone di replicare in una declinazione regionale la lista unitaria di sinistra. Ma Sel risponde a stretto giro :”No a fughe in avanti”.

L’altra Europa: possibile candidatura alle regionali?

L’idea è semplice: provare a replicare su scala regionale l’esperienza della lista l’Altra Europa con Tsipras, che è riuscita a superare la soglia del 4% e mandare 3 eletti al Parlamento Europeo. L’iniziativa parte da Rifondazione Comunista che, in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno, vuole ripartire dall’esperienza della lista europea declinandola in chiave emiliano-romagnola.

“Come Rifondazione Comunista crediamo che l’esperienza della lista Tsipras non duri lo spazio di un’elezione europea, ma pensiamo, piuttosto, che alle elezioni regionali debba essere presente una lista che si rifaccia a quell’esperienza.” dice ai nostri microfoni Nando Mainardi, membro della segreteria nazionale di Rifondazione. 

Per Mainardi bisogna “trovarsi e costruire insieme con le modalità delle europee un’esperienza fatta da donne e uomini con percorsi diversi. Ci auguriamo e spingiamo perchè si arrivi ad una scelta unitaria a sinistra.” Mainardi, in sostanza, si dice sicuro del bisogno di una lista antiliberista alle prossime regionali.

Viene naturale pensare che il partner principale, almeno quanto a struttura, di questo progetto possa essere Sinistra Ecologia e Libertà, che però appare attendista. Per i vendoliani c’è un’altra questione da risolvere. Sel deve decidere se partecipare alle rimare di coalizione che sembrano ormai cosa certa. Se per l’assessore regionale uscente Massimo Mezzetti, è esclusa una lista comune con Rifondazione “perchè -sostiene con ironia- dubito che Tsipras voglia condidarsi in Emilia-Romagna”, più possibilista, o almeno aperturista è la coordinatrice regionale di Sel Elena Tagliani.  La vendoliana, a precisa domanda sulla possibilità di replicare il modello di una lista unitaria, risponde: “Non sono in grado di rispondere, ma non c’è alcuna preclusione” e rilancia sul bisogno di interrogare gli iscritti su un’eventuale nuova lista unitaria. Ma per il momento “siamo in un fase di costruzione -chiosa- sarebbe davverofuori luogo facendo adesso fughe in avanti.”