L’ingresso in una nuova abitazione può prevedere la richiesta di voltura luce. Questa operazione consiste nel cambio di intestatario della fornitura di un contratto luce mantenendo lo stesso attivo e con il medesimo operatore.

Come farla

La voltura luce può essere effettuata online sul sito del fornitore fornendo specifici dati e documenti. Ecco quali:

  • Nome, cognome, codice fiscale del precedente intestatario;
  • codice fiscale, scansione o fotocopia del documento d’identità del nuovo intestatario;
  • recapiti telefonici e indirizzo mail del nuovo intestatario;
  • codice POD;
  • documenti attestanti la proprietà dell’immobile o la regolarità del contratto di affitto in corso;
  • dati dell’ultima lettura del contatore;
  • potenza impegnata in kW (questo dato si ricava dalla bolletta e riguarda immobili con contatori di potenza compresa fra i 3 e i 3,5 kW);
  • specifiche sulle modalità di pagamento (se si intende procedere con il RID, bisogna comunicare il numero di conto).

Tempistiche

La voltura della luce viene completata in un lasso di tempo compreso fra i 4 e i 7 giorni lavorativi.

Costi

I costi della voltura luce nel mercato libero, che a partire dal 1° gennaio 2024 sarà l’unica opzione possibile per i privati, comprendono diverse voci. Ecco i dettagli:

  • 25,88 euro di oneri amministrativi;
  • una somma compresa tra i 20 e i 60 euro per le prestazioni commerciali (l’ammontare varia da fornitore a fornitore);
  • IVA al 22%;
  • deposito cauzionale (non sempre presente).

Nel mercato tutelato, gli oneri amministrativi sono gli stessi. Andranno aggiunti 23 euro di contributo fisso e 16 di imposta di bollo.

Voltura luce mortis causa

Un caso particolare è quello della voltura mortis causa, che viene richiesta a seguito del decesso di un familiare, per esempio un coniuge o un genitore. In questi frangenti, si può richiedere la voltura a titolo gratuito.

Il familiare può procedere alla richiesta del cambio di intestatario della fornitura, mantenendo le medesime condizioni dal punto di vista contrattuale. La voltura mortis causa può essere richiesta anche se non si è residenti nell’immobile presso il quale abitava il de cuius.

Oltre alla gratuità, un’altra differenza importante rispetto alla voltura tradizionale riguarda la necessità di dimostrare di essere eredi del precedente intestatario, indicando ufficialmente la data del decesso.

Attenzione: la gratuità riguarda unicamente gli oneri amministrativi, ossia la sopra citata somma di 25,88 euro da versare al distributore di energia elettrica.

Nei casi in cui la voltura viene richiesta da un soggetto non imparentato all’intestatario deceduto, il richiedente deve pagare tutti i costi menzionati nel paragrafo precedente, che variano sia a seconda del fornitore, sia sulla base della tipologia di mercato.