Si terrà domani, venerdì 20 settembre, lo sciopero generale indetto da Sgb, Si Cobas, Usi-Cit e Adl Varese. Un’astensione dal lavoro che riguarda tutto il Paese e tutti i settori produttivi e che ha al centro l’opposizione alla guerra e all’economia di guerra, con le conseguenze che ciò sta producendo sulle condizioni di vita e di lavoro di cittadini e lavoratori.
A Bologna ci sarà un doppio appuntamento. Una manifestazione in città, con ritrovo alle 9.30 di venerdì in piazza Roosvelt, e la partecipazione alla manifestazione di sabato 21 ottobre all’aeroporto militare di Ghedi.

Sciopero generale contro guerra e precarietà: le ragioni della mobilitazione

Contro la guerra, per l’aumento dei salari e l’eliminazione della precarietà, per finanziare sanità, trasporti, scuola e welfare pubblici. Sono questi i punti di rivendicazione della piattaforma dello sciopero generale.
«Lo sciopero riproduce una piattaforma che portiamo avanti dallo scoppio del conflitto in Ucraina – spiega ai nostri microfoni Rosella Chirizzi di Sgb – Protestiamo contro la guerra, contro le conseguenze economiche che porta». Fra i temi della protesta, è centrale anche un miglioramento della condizione delle classi più povere. «Lavorare meno, lavorare tutti. Questo è uno dei motti di questo sciopero – continua Chirizzi – Lottiamo per l’aumento dei salari e la relativa indicizzazione automatica, per l’istituzione di un reato di omicidio sul lavoro».

ASCOLTA L’INTERVISTA A ROSELLA CHIRIZZI: