Bologna, Teatro EuropAuditorium, ore 21:15 Redman – Mehldau – McBride – Blade “A MoodSwing Reunion”: Joshua Redman, sax tenore; Brad Mehldau, pianoforte; Christian McBride, contrabbasso; Brian Blade, batteria
i protagonisti …
Joshua Redman, saxofonista, è il classico figlio d’arte, infatti sua madre è la danzatrice Renee Shedroff ed il padre quel Dewey Redman che fu il contraltare al sax di Ornette Coleman così decisivo nella grande avventura del mitico “inventore” del free jazz. Fu proprio con papa’ che nel 1990 al Village Vanguard, prima uscita per un ragazzo che si guadagnerà giustamente la palma tra i migliori improvvisatori degli anni a venire. L’orizzonte di Joshua rimane per lo più nell’ambito del mainstream, una rielaborazione continua di temi ed ritmi che valorizzano il momento solistico. Questa dimensione fa assumere al saxofonista di Berkley una dimensione “altra” dalla pesante eredità del nome portato, inducendolo a sviluppare una fraseggio dalla perfetta intonazione timbrica, dalla geometrica costruzione solistica, dalla grande capacità di costruire e smontare a piacimento l’incedere ritmico dei brani, in una rielaborazione del virtuosismo rollinsiano attraversato dalle innovazioni di Joe Henderson e Wayne Shorter, diventando uno dei protagonisti del suo strumento sulla scia dell’immortale insegnamento di Charlie Parker.
Innumerevoli i premi conseguiti e le collaborazioni di una incredibile carriera, testimonianze di un musicista assolutamente ricercato dentro e fuori l’ambiente jazzistico..
Bradford Alexander Mehldau, nato il 23 agosto 1970, è un pianista, compositore e arrangiatore jazz americano.
Mehldau ha studiato musica alla New School, ha girato e registrato mentre era ancora uno studente. È stato membro del sassofonista Joshua Redman’s Quartet con il bassista Christian McBride e il batterista Brian Blade a metà degli anni ’90 e ha guidato il suo trio dall’inizio degli anni ’90. Il suo primo trio a lungo termine comprendeva il bassista Larry Grenadier e il batterista Jorge Rossy; nel 2005 Jeff Ballard ha sostituito Rossy. Queste band hanno pubblicato una dozzina di album sotto il nome del pianista.
Dall’inizio degli anni 2000, Mehldau ha sperimentato altri formati musicali oltre al trio e al pianoforte solo. Largo, pubblicato nel 2002, contiene elettronica e input di musicisti rock e classici. Esempi successivi includono: tour e registrazioni con il chitarrista Pat Metheny; scrivere e suonare cicli di canzoni per i cantanti classici Renée Fleming, Anne Sofie von Otter e Ian Bostridge; comporre brani orchestrali per Highway Rider del 2009; e suonare strumenti a tastiera elettronica in duo con il batterista Mark Guiliana.
Aspetti della musica pop, rock e classica, incluso il romanticismo tedesco, sono stati assorbiti dalla scrittura e dal modo di suonare di Mehldau. Attraverso il suo uso di alcuni elementi tradizionali del jazz senza essere limitato da essi, la riproduzione simultanea di diverse melodie in mani separate e l’incorporazione di brani pop e rock, Mehldau ha influenzato i musicisti dentro e oltre il jazz nei loro approcci alla scrittura, al modo di suonare e alla scelta di repertorio.