Sghetto Records, la nuova etichetta bolognese nata in un locale di musica live, lancia sul mercato un nuovo trio jazz. La formazione si chiama Chromogen e ha debuttato ufficialmente lo scorso 20 settembre col primo singolo, una reinterpretazione de “In Bloom” dei Nirvana.
Il 4 ottobre è poi uscito il primo album dal titolo “Chromogen”, nel quale sono ben avvertibili le linee-guida del gruppo:’universo sonoro della band è un intreccio affascinante di jazz e improvvisazione, con influenze rilevanti di funk e di rock, in una sintesi sorprendente che caratterizza la musica Chromogen.
Al timone del progetto c’è Matteo Magnaterra, bassista e compositore, che guida un trio composto da sax tenore, basso e batteria. Una formazione non convenzionale, scelta per favorire una profonda ricerca sonora e timbrica, creando ampi spazi per il dialogo e la sperimentazione musicale. Alla batteria c’è Vincenzo Messina, e al sax tenore Matteo Diego Scarcella.
Il nome “Chromogen” è un tributo alla passione parallela di Magnaterra per la fotografia analogica: il termine, che indica il composto chimico capace di trasformare un’immagine in negativo tingendola di colore, rappresenta simbolicamente la visione artistica del trio. Sono quei “colori” a dare vita ai brani, ritraendo con intensità e sfumature vivide il mondo che li circonda.
Chromogen si propone dunque come un’esplorazione coraggiosa e olistica del nuovo jazz, unendo tradizione e sperimentazione in una proposta musicale che non teme di osare. Un progetto destinato a lasciare il segno, sia sul palco che nelle orecchie di chi ascolta.
Per seguire le date live di Chromogen rimandiamo alla pagina di Sghetto Records.