Il 29 novembre è uscito Deep Drives dei Big Mountain County, venerdì 20 dicembre saranno sul palco del Covo di Bologna
I Big Mountain County nascono a Roma nel 2013 dall’incontro di quattro ragazzi del sud Italia. La loro comune passione per The Stooges, MC5, The Velvet Underground e Joe Spencer, porta a pubblicare un 7 pollici ricco di puro Garage Rock & Roll. Questo debutto li spinge in un avventuroso tour attraverso l’Europa Orientale, toccando paesi come Ungheria, Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina. Ben presto abbandonano il Garage Rock per immergersi nella rinascita neopsichedelica europea e nei successivi anni si guadagnano una reputazione nella vivace scena live continentale.
I Big Mountain County hanno all’attivo tre LP – ‘Breaking Sound’ (Gas Vintage Records, 2015), ‘Somewhere Else’ (Porto Records, 2020) ed ora Deep Drives (Sister 9 Recordings, 2024) – insieme a un album dal vivo.
Dopo incessanti tour in tutta Europa e nel Regno Unito, durante i quali partecipano a festival come Sziget, Binic Folk Blues Festival, ESNS, Fusion Festival e apreno il tour italiano dei Cloud Nothings nel 2019, sbarcano finalmente negli Stati Uniti nel 2023. Qui si esibiscono al New Colossus a New York e in sei diverse location al SXSW, dove condividono il palco con Osees e Os Mutantes. Al loro ritorno in Italia, aprono i concerti estivi per Brian Jonestown Massacre e La Femme. L’EP uscito nello stesso anno, Klaus’, segna una nuova audace svolta, abbracciando un sound più contaminato dall’elettronica, tornando, allo stesso tempo, alle origini punk.
Il 29 Novembre 2024 è uscito appunto Deep Drives. L’album è la naturale prosecuzione di un percorso in cui, al timone della loro produzione artistica, i Big Mountain County riescono a liberare tutta la loro esplosività, passando dal loro vissuto umano e musicale. Le otto tracce del disco raccontano, senza filtri, esperienze e visioni condivise, assecondando gli istinti più profondi e tracciando un universo sonoro dove la commistione tra i suoni sintetici e analogici è esplorata con altrettanta spontaneità.
Un uso calibrato ed elegante della componente elettronica si incrocia con sonorità taglienti e genuinamente punk, da sempre scalfite nelle radici della band. ‘Deep drives’ porta l’ascoltatore negli abissi insondabili della mente, dove contano sono gli istinti più profondi, che ci guidano attraverso momenti di puro godimento e libertà e ci tormentano quando buio e desolazione la fanno da padrone, tra ammalianti sirene notturne.
Nell’album trovano il loro spazio ‘Going Down’, ‘Don’t Know Why’ e ‘No Time To Lose’, bombe punk, sfrontate e immediate che non smentiscono le origini della band, ma anche ‘Follow Me’ e ‘Last Call’, brani dal ritmo lento, incessante, scandito da una ritmica elettronica dalle venature tribali, sul quale si intrecciano suoni sintetici, chitarre crude e stridenti e una voce profonda e suadente. Non manca il groove in brani come ‘Electric Church’ e ‘No Solution’, mentre la contaminazione elettronica è sublimata in ‘Bright Black Hole’ e ‘Last Call’, in cui i ‘Deep Drives’ emergono in piena libertà, narrando un’autentica catarsi esperienziale.
ASCOLTA L’INTERVISTA AI BIG MOUNTAIN COUNTY: