Sabato mattina Matteo Renzi è atteso a Bologna in occasione del taglio del nastro del nuovo polo produttivo della Granarolo, mentre non è ancora ufficiale la presenza del premier all’inaugurazione dell’anno accademico. Ma i collettivi, Hobo in testa, si preparano alla contestazione in ogni caso, contro la scelta di invitare il Presidente del Consiglio da parte del rettore Dionigi.

È prevista per sabato, 10 gennaio, l’inaugurazione dell’anno accademico. Per l’occasione è atteso il premier Matteo Renzi, invitato alla cerimonia dal rettore Ivano Dionigi. E nonostante manchi ancora l’ufficialità sulla presenza di Renzi nell’aula magna di Santa Lucia, il premier sarà comunque a Bologna (a Cadriano, nello specifico), sabato mattina, per inaugurare il nuovo polo produttivo del colosso del latte Granarolo. La decisione di invitare il Presidente del Consiglio all’apertura dell’anno accademico ha già scatenato l’indignazione dei movimenti bolognesi, che ora si preparano alla contestazione. E nel mirino è proprio il rettore Dionigi.

La decisione del rettore di invitare Renzi è stata definita infatti “estremamente provocatoria” dal collettivo Hobo, secondo cui viene utilizzata la vetrina dell’Università di Bologna per fini che poco hanno a che fare con il mondo accademico: “Invitare il premier significa fare un uso privatistico dell’evento da parte del rettore, legato alle sue ambizioni personali (la possibile candidatura a sindaco di Bologna, ndr.) – spiega Loris Narda di Hobo – È inoltre un tentativo di legittimare le politiche del governo attraverso la vetrina dell’università. Di fronte a tutto questo si sono levate molte voci di dissenso”.

Se, dunque, ancora non vi è certezza sulla presenza di Renzi all’inaugurazione dell’anno accademico, la contestazione andrà in scena in ogni caso. Lo slogan scelto è infatti “Renzi-Dionigi state sereni“, proprio perché i due “si legano a doppio filo, e la contestazione è rivolta ad entrambi”, sottolinea Narda. Con un’assemblea pubblica che si terrà questa sera in via Zamboni 38 verranno decise le modalità con cui dare vita alla mobilitazione di sabato mattina.