In occasione della Giornata dei Diritti per l’Infanzia, mercoledì 20 novembre al Cinema Odeon di via Mascarella a Bologna verrà proiettato il film “Io Capitano” di Matteo Garrone. Una pellicola che ha ottenuto importanti e numerosi riconoscimenti, tra i quali 7 premi al David di Donatello, 7 Nastri d’argento e 1 Leone d’argento.
Il film racconta il viaggio drammatico di due giovani migranti verso l’Europa, ed è presentato da Arca di Noè, un’organizzazione da sempre attenta ai temi dell’accoglienza e dell’inclusione. La proiezione rientra in una serie di iniziative organizzate dall‘Hub Culturale del Consorzio l’Arcolaio, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali rilevanti.
Il tentativo di dar voce a chi normalmente deve tacere ha ispirato la tecnica narrativa: la macchina da presa coincide col punto di vista dei migranti, realizzando così una sorta di controcampo rispetto alle angolazioni che siamo soliti vedere, nell’ottica di restituire lo sguardo di chi vive una vera e propria odissea alla ricerca di una vita migliore.
In sala ci sarà Mamadou Kouassi, il migrante minorenne che ha ispirato il film
La storia del film è stata ispirata dalla vita di Mamadou Kouassi, giunto in Italia dall’Africa dopo un viaggio di 3 anni pieni di difficoltà e disavventure: una storia purtroppo simile a quella di tante persone che arrivano nel nostro Paese inseguendo il sogno di migliori condizioni di vita. Mamadou sarà presente in sala per un incontro con il pubblico. Questo incontro rappresenta un’opportunità preziosa per riflettere insieme sul tema dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), una delle categorie più vulnerabili tra i migranti, e per promuovere un dialogo costruttivo e inclusivo che superi le narrazioni stereotipate che spesso accompagnano quieste dolorose vicende.
L’apertura della serata sarà affidata a Luca Rizzo Nervo, Assessore al Welfare del Comune di Bologna, e ad Annalisa Faccini di ASP Città di Bologna.
Alle 19.00 la proiezione di “Io Capitano”, e a seguire il dialogo con Mamadou Kouassi.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria a questo link.
Stefano Rigi