La diciottesima edizione del “Festival delle Culture” di Ravenna si presenta con il titolo “Oltre il conflitto”, ispirandosi alle parole di Eleanor Roosevelt, quando ha sostenuto che i diritti umani iniziano nei piccoli luoghi della quotidianità (quartieri, case, scuole, luoghi di lavoro), così intimi e concreti da non apparire  in nessuna mappa.  Dopo il successo dell’edizione 2024 (“Di terre vicine e lontane”) che ha registrato oltre 46.000 presenze con più di 50 eventi, il Festival continua il suo impegno su diritti umani, dialogo interculturale e solidarietà, promuovendo un nuovo umanesimo multipolare per contrastare discriminazioni e razzismo.

Organizzato dal Comune di Ravenna – Politiche per l’immigrazione e la cittadinanza, il Festival coinvolge istituzioni culturali, comunità migranti, associazioni ed enti del terzo settore, con un programma che spazia tra musica, letteratura, teatro e arti visive, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale e migliorare la convivenza civile.

Gli appuntamenti musicali e letterari

Grazie alla collaborazione con il Ravenna Festival, quest’anno il programma musicale è ancora più ricco. La rassegna include un focus sulla diaspora palestinese, con artisti di rilievo come Rasha Nahas (il 24 aprile al Teatro Rasi), Kamilya Jubran (il 23 maggio al Teatro Alighieri), 47Soul (il 24 maggio all’Alighieri) e Bashar Murad (il 25 maggio all’Alighieri).

Sul fronte lettario, il romanzo scelto per il percorso di lettura è “Mi limitavo ad amare te” di Rosella Postorino, che racconta la storia di giovani bosniaci accolti in Italia durante la guerra nei Balcani. Il testo offre un’opportunità per riflettere su democrazia, nazionalismo, minoranze e il ruolo delle istituzioni internazionali. Il percorso, che coinvolge 900 studenti delle scuole superiori, si concluderà con un incontro con l’autrice il 23 maggio al Teatro Alighieri.

Sul tema della Palestina è stata già creata la mostra fotografica “I Grant You Refuge”, che è già visitabile in diverse sale della città, ma la collezione maggiore sarà esposta in Sala Buzzi dal 15 maggio al 13 giugno.

Per le scuole medie, il libro “Fortunatamente Nera” di Nogaye Ndiaye affronta il tema del razzismo interiorizzato e dell’identità. L’autrice incontrerà gli studenti il 24 aprile al Teatro Rasi e il 21 maggio a Palazzo Grossi di Castiglione di Ravenna.

Tra i tanti appuntamenti ricordiamo:

  • Il 20 giugno, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, verrà proiettato gratuitamente il documentario “No Other Land” presso la Rocca Brancaleone;
  • Il 29 maggio si terrà la conferenza nazionale sul soccorso in mare il cui titolo è “Mediterraneo oggi: libertà di muoversi, dovere di salvare”;
  • L’1 giugno è previsto il concerto “La Grande Festa Africana”, realizzato in collaborazione con Ravenna Festival all’interno della rassegna Romagna in Fiore.

Gli incontri teatrali e di approfondimento

  • Una due giorni di sport e laboratori (9-10 maggio).
  • spettacolo “L’Europa non cade dal cielo” (13 maggio, Teatro Rasi).
  • Un convegno sul soccorso in mare (29 maggio), con mostra fotografica sulla nave Life Support di Emergency (12 aprile – 31 maggio).
  • La mostra Along the Border di Chiara Fabbro (17 marzo – 18 aprile) sulla rotta balcanica
  • L’incontro La forza del coraggio: diritti umani in Iran con Taghi Rahmani e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.

Il Festival affronta anche tematiche di discriminazione e memoria storica:

  • Mostra In fuga di Gabriella Costanzi (26 aprile – 8 maggio).
  • Laboratori scolastici sulla pace con Giochiamo alla Pace (29 aprile).
  • Installazione Ci sono amori senza paradiso di Gianluca Costantini (15 aprile – 22 maggio).
  • Incontro con partigiani ravennati Dalla guerra di Spagna alla Resistenza in Romagna passando da Ventotene (3 maggio).

La seconda edizione di Culture migranti alla Rocca (7-8 giugno) proporrà musica, laboratori e cucina dal mondo. Il Festival sostiene anche la mostra Il Genio Vagante e la rassegna Cinespeyer.

Tutti gli eventi restano gratuiti per studenti, studentesse e giovani dei progetti di accoglienza, per garantire un accesso libero alla cultura.

Il programma è davvero molto vasto e, per informazioni e aggiornamenti, consigliamo di consultare il sito del Festival.

Stefano Rigi

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA CON CHIARA TURCI, ORGANIZZATRICE DEL FESTIVAL DELLE CULTURE

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA CON PAOLO PATRUNO, REGISTA FREELANCE E CURATORE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA “I GRANT YOU REFUGE”

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA CON GIANLUCA COSTANTINI, ATTIVISTA E ILLUSTRATORE DELLA MOSTRA “CI SONO AMORI SENZA PARADISO”