Con la sua sesta edizione, torna a Bologna il Festival dell’Antropologia: la rassegna culturale interdisciplinare che impiega la cultura come strumento politico per leggere il mondo. Il Festival (co-ideato e co-organizzato dall’associazione ARCI Un altro mondo è possibile APS e dall’associazione studentesca Rete degli Universitari) si terrà da venerdì 14 a domenica 16 aprile, in una rassegna di incontri che si svolgeranno nelle aule universitarie collocate in Via Zamboni (civico 38) e in Piazza Scaravilli (civico 2). In queste occasioni gli ospiti, come antropologi ed accademici, potranno dialogare con il pubblico sui grandi temi della contemporaneità, costituendo uno spazio di confronto.
Gli ospiti della sesta edizione del Festival dell’Antropologia
Il Festival dell’Antropologia è nato nel 2017 dall’idea di un gruppo di studenti con l’obiettivo di dare risalto a punti di vista spesso non considerati nel dibattito contemporaneo mainstream. Come ci spiega infatti Annalisa, giovane componente dello staff del Festival: «vogliamo dare voce alla comunità cercando di fare eco per persone che spesso fanno fatica ad esprimersi perché la loro voce viene silenziata ». Continua Annalisa: «per noi il festival è sempre stato un modo per discutere delle scelte politiche e delle ripercussioni del governo sulla vita quotidiana».
Per la sesta edizione dell’evento, la scelta del tema è ricaduta sulla tematica dei Confini, per orientare l’attenzione sulle conseguenze che si osservano nella nostra contemporaneità in seguito all’innalzamento di un limite fisico. La parola chiave “Confini” sarà quindi un concetto contenitore di diversi aspetti esplorabili nelle tre giornate dedicate all’evento. Dalle parole di Annalisa: «Ci sembrava la parola più rappresentativa per questa edizione, inoltre è interessante anche all’interno dei discorsi sui rapporti interpersonali per riflettere su quali sono i confini dei corpi e sul concetto del consenso».
Sono numerosi gli ospiti che offriranno il loro intervento durante gli incontri del Festival. Tra questi ci sarà l’Associazione Approdi Bologna grazie alla quale, venerdì 14 aprile (Piazza Scaravilli, 2) dalle 17.00 alle 19.00, sarà possibile aprire una riflessione riguardo il rapporto tra politiche migratorie e salute mentale, per ragionare sulle ricadute psicologiche che le condizioni di accoglienza hanno sui corpi. Sabato 15 aprile (Aula Tibiletti – Via Zamboni 38), dalle 11.00 alle 13.00, si analizzerà la funzione degli strumenti tecnologici nei processi migratori e nelle relazioni transnazionali attraverso uno sguardo antropologico. Tra gli interventi che si svolgeranno domenica 16 aprile, dalle 14.00 alle 16.00 (Aula Tibiletti – Via Zamboni 38), si terrà invece un incontro insieme ai membri del Gruppo Trans Bologna. In questa occasione si rifletterà sulle discriminazioni e sui pregiudizi che le persone transgender si trovano a subire durante il difficile percorso di riconoscimento della loro identità di genere.
Il Festival dell’Antropologia quest’anno torna pienamente in presenza, senza la necessità di prenotazione. Per approfondire gli eventi dedicati alla sua sesta edizione consigliamo di visitare il sito.
ASCOLTA L’INTERVISTA A ANNALISA: