L’Usb dice la sua nella polemica sui finanziamenti alle scuole private. Quel milione di euro all’anno potrebbe servire per stabilizzare i precari della scuola.

Nella polemica scoppiata sul tema dei finanziamenti pubblici alle materne private, l’Unione Sindacale di Base dice la sua. E la dice senza mezzi termini: i soldi che il Comune dà alle materne private non servono a coprire la domanda di posti, ma sono un regalo alle fscuole private. Non solo: con quella cifra si potrebbero stabilizzare quelle lavoratrici e quei lavoratori che, anche nelle scuole comunali, vivono una condizione di precarietà lavorativa.

Secondo Massimo Betti, segretario dell’Usb di Bologna, i primi passi del neo-sindaco Virginio Merola sono catastrofici. Prima lo scivolone sulle coppie di fatto, ora la vicenda dei finanziamenti alle scuole private. Betti definisce la strategia di Merola un “gattopardismo” politico e accusa il sindaco di mistificare. “Merola per sostenere la validità delle proprie scelte, ha sostenuto che la delibera di finanziamento alle scuole private deve essere votata per non lasciare nessun bambino a casa a settembre.”

“Una balla colossale che viene propinata ai cittadini che evidentemente vengono considerati dei “coglioni” a cui si può far bere ogni cosa”. Per Massimo Betti “non si tratta infatti di lasciare a casa qualcuno, cosa che
non è mai avvenuta in tutti gli anni che il Comune non finanziava le private, ma semplicemente di non pagare con soldi pubblici le rette delle scuole private”.

Secondo l’Usb, inoltre, questo dibattito serve a nascondere l’imminente licenziamento di oltre cento precarie del settore educativo alle quali scadrà il contratto fra 7 giorni. E quel milione di euro che il Comune versa ogni anno nelle casse delle scuole private potrebbe garantire un futuro certo a molti di quei lavoratori.

Ascolta l’intervista a Massimo Betti