Al bar “Senza Nome”, via Belvedere 11/B a Bologna, le opere dell’artista fino al 9 dicembre 2012.

Le donne, la loro “seduzione nei confronti della vita”: questa è la definizione che la stessa artista dà delle 14 opere in mostra al bar Senza Nome.

Una mostra da guardare ma anche da ascoltare perché non è un caso aver scelto ed essere stata scelta dal locale gestito da Alfonso Marrazzo e Sara Longhi, entrambi non udenti. Al vernissage Marina ha scelto di non parlare, di non narrare i suoi quadri o gli aneddoti ad essi legati ma di far sì che ognuno trovasse il suo racconto e la sua percezione senza condizionamenti sensoriali artefatti ed estranei in modo da far emergere il segno artistico in tutta la sua purezza, semplicità, immediatezza.

Le quattordici opere, olio su tela, appartengono a 5 anni di lavoro creativo ma il filo conduttore che le lega è talmente potente da azzerare anche il tempo che le divide. Colori accesi e travolgenti sottolineano i tratti di donne volitive, esuberanti che scendono dalla tela, ti prendono per mano e ti accompagnano nel loro mondo, svelandoti una parte del mondo. Ti portano direttamente dentro le emozioni dove non è possibile la mediazione razionale: si attraversa dunque la gioia scrosciante, la leggera spensieratezza, l’inquietudine che vuole risolversi, l’ozio che chiede uno spazio, il sogno libero di volare, l’onda vitale che si fa esplosione. Come dice Marina “Un invito alla Joie de vivre, al coraggio di vivere le passioni. In tutti i quadri” continua “io spero che si avverta molta ironia, perché poi non bisogna prendersi troppo sul serio”. “Un simbolo di generosità, di messa in gioco, di scommessa di vivacità” conclude la pittrice “Si ha tanto bisogno di messaggi che diano un po’ di coraggio. Credo che l’arte debba dare un messaggio positivo”.

Malombra di Marina Brancaccio c/o bar Senza Nome via Belvedere 11/b, Bologna. La mostra è visitabile da martedì a sabato dalle 18 alle 24, domenica dalle 9 alle 20.