Un termine ambiguo, ambivalente, che richiama il concetto di “morbido” in italiano e di “morboso” in tedesco. Un termine che racchiude ed esemplifica lo sguardo esterno sulla donna, fatto di stereotipi e contraddizioni, contrapposto allo sguardo altrettanto stereotipato sulla “rigidità” maschile. Tra ridefinizioni e provocazioni, la poliedrica Valeria Magli è protagonista di MORBID, la nuova mostra che ha aperto ieri nella Project Room del MAMbo, in via Don Giovanni Minzoni 14; l’occasione, ArtCity 2025; lo spazio espositivo, una raffinata e ironica ricerca scenografica che gioca con il visibile e scardina le vetuste categorie di genere.
Morbid, l’arte poliedrica di Valeria Magli
Ce ne ha parlato Caterina Molteni, curatrice della mostra: MORBID è un progetto nato «per descrivere la doppia identità della donna: “morbida”, ma anche oggetto conteso, spesso legato all’irrazionale. Abbiamo cercato di restituire l’immagine complessa della donna, che si porta questi due grandi stereotipi sulle spalle, riflessa in questo spazio morbido, seducente, che si svela a poco a poco sulle varie sezioni della mostra».
Lo sguardo tagliente di Valeria Magli, artista poliedrica, gioca con ironia sugli stereotipi di genere e porta all’estremo il linguaggio dell’entertainment, esasperandone la rappresentazione. Non solo arte visiva, quindi: anche la danza fa parte del suo linguaggio, e nella sua critica integra le diverse grammatiche della danza classica, del cabaret e del tip tap, ma non solo.

Veduta della mostra Valeria Magli, MORBID. Foto di Carlo Favero
«Valeria Magli è sicuramente una figura emblematica, in questo senso», ha confermato Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo, «Un’artista che ha mixato arti visive, danza e peformance, e ha contribuito alla creazione di un ambiente, a Bologna e oltre, aperto a questo tipo di sperimentazione. Per questo, con la mostra MORBID, cerchiamo non solo di situare l’esperienza di Valeria Magli a Bologna, ma di rappresentarne l’importanza anche a livello internazionale.»
MORBID fa parte del progetto di ricerca di Caterina Molteni From Poetry to Performance and Vice Versa: When Body and Language Become Political. A comparative study of Valeria Magli, Yvonne Rainer, Cecilia Vicuña, sostenuto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura nell’ambito del programma Italian Council (13 edizione, 2024). La mostra è realizzata con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea.
Ricordiamo che ArtCity Bologna 2025 è il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere (7-9 febbraio 2025) in occasione di Arte Fiera, coordinato dal Settore Musei Civici Bologna | Area Arte Moderna e Contemporanea sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi. Per tutte le informazioni su MORBID, rimandiamo al sito di Musei Bologna.
ASCOLTA QUI L’INTERVISTA A LORENZO BALBI, DIRETTORE DEL MAMbo: