Le associazioni per i diritti dei migranti lanciano una campagna di informazione e sottoscrizioni per il permesso di soggiorno dei profughi giunti in città da Lampedusa.
Ya Basta e Al Sirat indicono una campagna d’informazione e raccolta fondi per aiutare i rifugiati tunisini a sostenere le spese di rinnovo dei permessi di soggiorno. Tra pochi giorni, infatti, scadranno i permessi per motivi umanitari rilasciati ai cittadini tunisini sbarcati a Lampedusa agli inizi dello scorso aprile (circa 150 nella sola Bologna). Accedere alla procedura oggi ha un costo di circa 70 euro (potrebbe addiruttura aumentare, dal momento che il Governo parlava di una tassa fissa di 200 euro) e le due associazioni hanno ideato un Digni-kit per contribuire a queste spese.
Dal momento in cui è stato decretato lo stato d’emergenza in Tunisia e fino ad aprile, sono sbarcati a Lampedusa circa 24 mila tunisini in cerca di asilo politico, ma solo per 11 mila di loro è stato possibile ottenere lo status di rifugiato politico. Una condizione che, tra le varie problematiche, non consente nemmeno ai migranti di lavorare.
Fra pochi giorni questi permessi scadranno, nel silenzio e nel totale disinteresse del Ministero degli Interni. Per evitare che questi cittadini diventino schiere di clandestini invisibili, ai margini delle nostre città e senza possibilità di costruirsi un futuro decente, Ya Basta e Al Sirati si stanno impegnando ad aiutarli nell’iter burocratico che devono percorrere e nel raccogliere fondi per le spese di spedizione della domanda. Nell’idea delle associazioni il rinnovo dei permessi sarebbe la dimostrazione concreta di appoggio alla svolta democratica che sta avvenendo nei Paesi nord africani.
La campagna di raccolta fondi, dunque, serve proprio a fornire un aiuto concreto e una chance di futuro a chi non ha alternative e per contrastare l’illegalità nell’immigrazione.