Arriva Matria – Immaginari della maternità contemporanea. Esplorazioni di mondi tra teatro, cinema, letteratura e arte pubblica – dal 29 settembre al 14 ottobre dà vita a un calendario di eventi tra spettacoli, incontri, film in vari luoghi della città: il Teatro San Leonardo, la Salaborsa, il Cinema Lumière, il DAMSLab | La Soffitta, il DOM La Cupola del Pilastro; e un’esposizione di arte urbana a cura di CHEAP street poster art.

I discorsi sulla maternità negli eventi di Bologna

Un progetto vastissimo che si divide in tre grandi filoni tra cinema, teatro e letteratura che porta le voci della maternità nelle strade di Bologna.
Comincia tutto mercoledì 29 settembre alle 18.00 presso DAMSLab con Creazioni, pratiche e forme di vita, in cui la regista Lola Arias dialoga con Piersandra Di Matteo, curatrice e drammaturga dello spettacolo, per un confronto sul processo creativo e la metodologia.
Un altro lavoro di Arias è il primo dei tre appuntamenti previsti al Cinema Lumière, domenica 3 ottobre alle 20.00 con la proiezione del film Theatre of war, in cui si racconta l’incontro di tre veterani argentini e tre veterani inglesi 35 anni dopo la guerra delle Malvinas /Falkland.

Il dialogo con il Cinema Lumière è l’occasione per far emergere, attraverso la lente del cinema, alcune tematiche e storie, spesso nascoste, legate alla maternità: mercoledì 6 ottobre alle 20.00 la proiezione de I nove mesi dopo di Maria Grazia Contini, Paolo Marzoni e Vito Palmieri. Il documentario dà voce alla sofferenza che tante mamme vivono nei nove mesi successivi al parto, attraverso la storia quotidiana di quattro donne. In sala saranno presenti alcune mamme protagoniste e i registi per un confronto sulla genesi della pellicola.
Domenica 10 ottobre alle 10.30 si prosegue al Lumière con la proiezione di Maternal di Maura Delpero: la storia di tre donne, due ragazze madri argentine confondono il loro destino con quello di una suora italiana in una casa-famiglia religiosa.

Appuntamento di punta Lingua Madre, uno spettacolo ma soprattutto un’analisi che scava nell’attualità, facendo luce, con delicatezza e poesia, sul concetto di maternità o paternità, la bellezza e le problematiche, i vuoti legislativi e le contraddizioni morali dell’epoca in cui viviamo. Concepito come un dizionario da scrivere sul palcoscenico, ogni voce rinnova dall’oggi il senso di una parola antica. La regista è l’argentina Lola Arias, la produzione italiana. Lola Arias ha intrapreso a Bologna un’interrogazione radicale sulla nozione di maternità attraverso la raccolta di testimonianze, statistiche, fonti orali, in dialogo con studiose e attiviste, medici, antropologhe, operatrici sociali e avvocatesse e sarà presente all’evento per un confronto con il pubblico.

Gli appuntamenti teatrali si svolgono invece da venerdì 8 a lunedì 11 ottobre alle 19.00 (e il sabato alle 21.30) presso il Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo con lo spettacolo MADRE di e con Ermanna Montanari, il disegnatore Stefano Ricci e il musicista Daniele Roccato, dal poema scenico di Marco Martinelli. Mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre alle 19.00 al Teatro Arena del Sole Sonia Bergamasco presenta Lettera a una madre, la riduzione teatrale, prodotta da ERT, del libro Splendi come vita, che la stessa autrice Maria Grazia Calandrone ha composto insieme all’attrice, voce e corpo della pièce, per raccontare l’amore reciproco tra madre e figlia.

Martedì 12 ottobre alle 18.00, spazio alla letteratura presso la Biblioteca Salaborsa con MaterIA– Tre scrittrici de/scrivono la maternità insieme a Maria Grazia Calandrone, Gaia Manzini e Giulia Caminito (che da poco si è aggiudicata il Premio Campiello), in dialogo con la storica transfemminista Valentina Greco.
A chiusura di Matria, giovedì 14 ottobre alle 17.30 presso il Teatro Arena del Sole, l’incontro Politiche gestazionali e convergenza postumana con la filosofa femminista Rosi Braidotti, che si confronta con Rita Monticelli, professoressa ed esperta di Gender Studies e Angela Balzano, ricercatrice e attivista. Una riflessione intorno alla procreazione nelle sue diverse forme, sulla società e la genitorialità ai tempi delle nuove tecnologie.

L’intervento di arte urbana di CHEAP street poster art fa da cornice ai diversi eventi e luoghi che attraversano Matria. Infatti a partire dal 1 ottobre, inizia il progetto HER name is revolution: il collettivo CHEAP ha chiesto all’artista Rebecca Momoli di concentrarsi sul tema della scelta e dell’autodeterminazione per sviluppare un immaginario che rappresenti il desiderio così come il rifiuto della maternità.

ASCOLTA L’INTERVISTA A VALTER MALOSTI: