“Anything to say?”, l’opera itinerante realizzata da Davide Dormino per la liberazione di Julian Assange, sarà visibile domani 13 giugno e venerdì 14 dalle 11 alle 21 in piazza del Nettuno. Lo annuncia il gruppo Free Assange Bologna che ha fortemente voluto che l’opera – dopo essere stata a Roma, Milano e Napoli – approdasse anche in città, dove tra l’altro Assange è cittadino onorario.
A Bologna l’opera dedicata a Julian Assange per chiederne la liberazione
«L’opera è composta da 3 statue di bronzo, al centro Julian Assange, sul lato sinistro c’è la figura di Chealsea Manning e a destra c’è invece Edward Snowden: sono tutti e tre in piedi in una sedia e poi c’è una quarta sedia vuota che invita chiunque voglia prendere posizione sulla vicenda di Assange a salire e ad esprimersi in qualsiasi modo» raccontano Fulvia Panza e Angela Mastrolonardo di Free Assange Bologna.
Per le due giornate sono previste performance musicali, teatrali, culturali. Saranno presenti anche vari esponenti del mondo politico e artistico tra cui spiccano Moni Ovadia e Alessandro Bergonzoni. «Insieme ai cittadini ci saranno artisti, poeti e attori pronti ad esprimere la loro calda e sentita testimonianza a favore della liberazione di Assange, vittima di una crudele persecuzione politica e giudiziaria dal grande valore simbolico, perché rappresenta una minaccia per la libertà di stampa e di parola» si legge sul comunicato di Free Assange Bologna.
Free Assange Bologna è un gruppo di liberi cittadini che ha come obiettivo contro-informare sulla vicenda: i suoi componenti sono molto fermi nel definire “incapaci o faziosi” i media quando trattano del caso del giornalista britannico. Ci sarà spazio anche per gli studenti del liceo Fermi che leggeranno le recensioni del documentario “Hacking Justice”, film che parla della vicenda.
ASCOLTA L’INTERVISTA A FULVIA PANZA E ANGELA MASTROLONARDO: