Moonchild è il nuovo album del progetto Le Astronavi. Il progetto nasce a Genova nel 2016 dal sodalizio tra Gianmaria Rocchi (precedentemente voce del gruppo punk Hiroshima e del collettivo rap Peggioklasse) e la videomaker Stefania Carbonara che ne ha sempre curato i videoclip, le grafiche e i visual dei live.

Moonchild è il nuovo album del progetto Le Astronavi uscito il 1° novembre 2024

Il disco prende il nome da un romanzo del famoso occultista inglese Aleister Crowley al quale nel 1946 Jack Parsons, ingegnere missilistico ed occultista si ispirò in parte, per un’operazione magica detta “Babalon working”. L’obiettivo del progetto era quello di evocare da qualche parte del mondo (o di sè) un “figlio” o meglio una “figlia magica”, in possesso delle qualità per cambiare il mondo, liberandolo dai dogmi e le restrizioni del suo tempo.

«Facendo ricerche su questo bizzarro personaggio ci si imbatte in teorie altrettanto strane, qualcuno addirittura ipotizza che sia stato proprio lui con il suo moonchild poco dopo la sua prematura dipartita (avvenuta per un’esplosione nel suo laboratorio), ad aprire “un portale” per i movimenti controculturali che caratterizzarono gli anni a venire ponendo l’immaginazione al potere».

L’album attraversa diversi paesaggi sonori con l’intento di non sostare mai in un genere definito, viaggiando con l’attitudine punk che ha sempre fatto parte de Le Astronavi e del background dei suoi fondatori Gianmaria Rocchi e Stefania Carbonara. Con Moonchild si sono posti la sfida di esplorare l’occulto con il linguaggio popolare, l’umano nella cornice del sovrannaturale. I protagonisti di queste canzoni non sono ne illuminati ne santi, hanno attraversato forse più ombre che luci nelle loro vite. Di certo hanno attraversato un confine tra il dover e il voler essere sfidando il proprio destino e le convenzioni sociali e, tutti loro, lo hanno fatto anche con l’utilizzo della magia.
«Questi brani sono liberamente ispirati a loro, non solo sperando di rendergli omaggio, ma con l’ulteriore intento di trasmettere qualcosa dello spirito “Moonchild” anche a chi entrerà in contatto con esse».

Moonchild è un disco che si può inserire in un certo filone indie-pop italiano con accenni alla wave, allo urban ed anche al punk. Ma non solo, perchè le sonorità che fanno parte del disco hanno molte influenze surf e non casualmente. “Secondo una teoria assurda sembra che il Moonchild, la creatura che Crowley cercò di evocare, si concretizzò nei Beach Boys. Letto questo, abbiamo preso la palla al balzo e abbiamo inserito queste sonorità.

TRACKLIST

01 – Babalon
02 – Candy
03 – Hollywood Lucifer
04 – Marea Notturna
05 – W.A.T.W
06 – Fondiamo una setta
07 – Hyper Chaos
08 – La Ballata di Jack Parsons
09 – Magia del popolo

ASCOLTA L’INTERVISTA A LE ASTRONAVI: