I gatti, animali domestici affettuosi e molto indipendenti, nascondono curiosità di ogni tipo, a partire dal loro corpo fino al comportamento, spesso difficilmente decifrabile e divertente. Chi ha un gatto in casa conosce bene ogni sua sfaccettatura ma non sempre sa ad esempio perché i baffi non vanno mai tagliati o come mai sono ritenuti tra gli animali più “canterini” del mondo.

Baffi felini – Collegati a terminazioni nervose e importanti per prendere le misure

I baffi del gatto, chiamati anche vibresse sono lunghi e generalmente spessi, ben impiantati sul muso dell’animale in modo da consentire un’intensa trasmissione degli impulsi nervosi, utili a recepire l’ambiente circostante. I baffi hanno un numero ben preciso, ovvero dodici per lato e sono disposti su quattro file orizzontali. La posizione e la quantità quindi non varia mai da animale a animale. Il compito principale delle vibresse è quello di misurare la temperatura, recepire i movimenti di altri essere viventi e ponderare bene la distanza da altri animali, persone o cose. Ecco il motivo per il quale i baffi non devono mai essere tagliati o rimossi, anche perché se ben osservati permettono di capire qual è lo stato d’animo del proprio amico a quattro zampe: se sono rivolti verso l’esterno trasmettono tranquillità, se sono tesi o ricurvi meglio allontanarsi.

Comunicazione felina – Tutti i suoni emessi dai gatti

L’orecchio umano non è capace di differenziarli, ma i gatti possono emettere fino a 100 suoni tutti diversi tra di loro, la loro capacità di differenziazione sonora infatti è dieci volte superiore a quella dei cani. Solitamente i gatti producono dei rumori simili a dei piccoli ululati, proprio perché anche loro sanno emettere dei vocalizzi della lettera “U”. Le persone percepiscono in questi casi una sorta di lamento, non a caso il suono corrisponde ad una condizione di disagio e tensione. Al contrario quando fanno le fusa, ovvero emettono una sorta di brontolio, significa che sono rilassati, pronti a essere coccolati. Il soffio invece indica che il gatto ci vuole allontanare, perché spaventato o dolorante. Vi sono poi i miagolii lunghi, tipici dei corteggiamenti amorosi, oppure quelli brevi (saluto) o brevi e ripetitivi, che simboleggiano richieste di cibo o attenzioni.

I gatti non possono assaporare cibi dolci

Ebbene sì, i gatti non hanno modo di gustare gli alimenti dolci, in quanto non hanno il recettore del gusto che gli consente di riconoscere questi tipi di sapori. C’è da considerare inoltre che l’assunzione di dolci e zuccheri nel gatto, nel lungo periodo possono portarlo ad alterazioni dei livelli di insulina e di riflesso a forme di obesità e diabete. Se si desidera premiare il proprio amico peloso quindi, meglio puntare a dell’erba cipollina, a del tonno o a degli appositi snack per gatti, da somministrare in casi particolari, ovvero quando il gatto si è comportato bene o ha eseguito correttamente un comando.

Ecco quindi tre curiosità a dir poco affascinanti che confermano quanto il gatto sia un animale speciale e ricco di particolari. Averlo nella propria vita è una vera fortuna.