Torna il progetto Cinevasioni.edu, che si propone di utilizzare il cinema come strumento di benessere per uscire da contesti di sofferenza come le carceri e i luoghi di cura, ma anche di formare gli studenti delle scuole territoriali, carcerarie e ospedaliere, attraverso laboratori di educazione audiovisiva.
La seconda edizione della rassegna, intitolata “La Terra vista dalla Luna”, decollerà il 2 dicembre al Cinema Perla e durerà fino al 7 dicembre.

La Terra vista dalla Luna, il film festival di Cinevasioni.edu chiede di proiettarsi nel futuro

«Questo è un festival che rientra in un progetto molto più ampio, che già esiste da qualche anno, che porta il cinema in quei luoghi dove il cinema non può arrivare solitamente – commenta Piero Di Domenico, direttore artistico del festival – Ad esempio alla Casa Circondariale della Dozza, all’Ospedale Maggiore, nelle scuole e nelle mense che aiutano le persone in stato di bisogno. Questo è il quadro di attività di tutto un anno e da quest’anno si inserisce anche questo festival, un concentrato che cerca un modo per restituire tutto questo lavoro fatto».
Il progetto opera infatti in quattro contesti: il carcere, per dare al cinema il ruolo di strumento di riabilitazione; l’ospedale, perché la cineterapia contribuisce al miglioramento della qualità della vita dei pazienti; la scuola e il territorio, dove l’insegnamento dei mestieri del cinema può stimolare ad adottare nuove prospettive utili nella vita.

«Il titolo “La Terra vista dalla Luna” riprende un omaggio a Pasolini, da un Cortometraggio del ’67, un film collettivo che si chiamava “Le Streghe” – continua Di Domenico – L’idea è quella di provare a raccontare quello che ci accade tutti i giorni con uno sguardo che provi ad essere un po’ lunare, cercando di uscire dagli schemi con cui interpretiamo la realtà. Quindi ci saranno film con una tematica che guarda al futuro. Il cinema è uno strumento di anticipazione del futuro, è stato così dagli inizi con Georges Méliès, e oggi probabilmente fa invece più fatica a guardare avanti per la complessità del presente, ma guardare avanti vuol dire anche dettare le azioni del nostro presente».

Durante le proiezioni ci saranno degli ospiti, ma le giornate del festival prevedono anche tanto altro, ad esempio un concorso in tre sezioni, Corti di scuole superiori, Corti di registi under 35 e Lungometraggi di registi under 99, che riceveranno premi in denaro dopo una valutazione di una giuria di qualità e una giuria popolare, consistente nelle studentesse e gli studenti che assisteranno alle proiezioni. E ancora, dei talk di approfondimento, un concerto e uno spettacolo teatrale multimediale.

L’impegno di Cinevasioni.edu, come ribadito da Di Domenico non si esaurisce nell’arco di queste giornate ma continua fino a giugno 2025 e saranno coinvolti 15 plessi scolastici dell’Emilia-Romagna. Tra le iniziative menzioniamo il “Camper CineGiro”, una rassegna cinematografica itinerante (come nell’epoca della Commedia dell’Arte) in 15 luoghi pubblici, indirizzata a studenti e cittadini, che ha già fatto un primo giro a novembre e proseguirà da marzo a giugno.
«Abbiamo un deficit di strategia di visione e spero che questo festival costituisca un piccolo contributo in questa direzione», conclude il direttore artistico.

ASCOLTA L’INTERVISTA A PIERO DI DOMENICO: