Parte la stagione 2024-2025 dell’ITC Teatro all’insegna di spettacoli, incontri, eventi, rassegne, progetti e laboratori. La direzione artistica è del Teatro dell’Argine, una compagnia nata ufficialmente nel maggio 1994 dall’incontro di una ventina di giovanissimi professionisti e oggi guidata da tre fondatori della compagnia: Micaela Casalboni, Andrea Paolucci e Nicola Bonazzi.
L’Itc Teatro presenta la nuova stagione 2024/2025
«Comincia una stagione che come sempre mette al centro il pubblico prima degli artisti – osserva ai nostri microfoni Casalboni – Questa idea della condivisione ci piace molto, per cui accanto a molti spettacoli ci saranno iniziative collaterali, per esempio un aperitivo durante il quale parlare attivamente con gli spettatori di teatro, del dietro le quinte, e non solo con i gli spettatori in senso stretto; per esempio incontri con la compagnia dopo l’esibizione».
In occasione di particolari tematiche sollevate dalle produzioni di importanti personalità del teatro, sono previsti incontri fra artisti e artiste e i ragazzi e le ragazze delle scuole e dell’università. Dunque lo spettacolo teatrale, «ma anche tanti eventi accanto».
«C’è grandissima attenzione per il pubblico, per le persone che ci attraversano, diverse per età e provenienza – fa eco Paolucci – Partirà una magnifica Stagione Junior, ovvero teatro per le nuove generazioni. Progetti speciali che coinvolgono anche persone che non fanno teatro, quindi se c’è una parola che riassume tutto questo è relazioni. Relazioni belle, intense, relazioni di emozioni che ci sembra di riuscire a instaurare con persone che apparentemente al teatro non hanno mai guardato in questo modo».
La stagione 2024-2025 vedrà poi tornare lavori di alcune vecchie conoscenze insieme ad artisti mai stati prima all’Itc: César Brie, Marta Cuscunà e Danio Manfredini. Tutti e tre saranno presenti fisicamente e dialogheranno sui temi innescati dalla loro opera con personalità provenienti da altri ambiti e con un gruppo di giovani dai 15 ai 25 anni. Saranno invece le attrici dello spettacolo di Antonio Latella a dialogare con Cathy La Torre.
«Appartiene alla tradizione dell’ITC Teatro – continua Casalboni – rappresentare opere che ragionano su temi importanti della contemporaneità come la libertà d’espressione, la violenza di genere, la memoria della Resistenza, la marginalità sociale».
Il programma è arricchito da alcuni degli esiti più importanti del teatro italiano contemporaneo, con esempi anche di incontro e di intreccio fra i linguaggi – teatro, danza, teatro di figura: Entertainment, produzione di Menoventi, Ladies Body Show, Qui e Ora Residenza Teatrale per la regia di Silvia Gribaudi, Sulla morte senza esagerare, Teatro dei Gordi.
E da produzioni del Teatro dell’Argine come Miserella, di e con Micaela Casalboni, lo spettacolo che inaugurerà la stagione il 16 ottobre, The Shoe must go on e il nuovissimo Pseudologia fantastica, di e con Nicola Bonazzi.
«Mi sono imbattuto in maniera del tutto casuale in questa patologia – racconta lo stesso Bonazzi – riconosciuta come patologia dalla psichiatria, che è la pseudologia fantastica. Fondamentalmente la mitomania, cioè la necessità per questi soggetti che ne soffrono di inventarsi una biografia inesistente e alternativa alla propria. Un tema molto interessante, considerando che lo portano in scena degli attori che per professione portano in scena delle biografie non proprie. L’ aspetto più interessante poi è che molte di queste biografie fasulle, completamente inventate, e che non hanno un immediato utile, cioè non sono delle truffe, riguardano persone che immaginano di essere state deportate. Non è vero però loro ci credono. Quindi un tema straordinario che intercetta un altro grande tema, molto attuale, del rapporto fra realtà e finzione».
ASCOLTA L’INTERVISTA A CASALBONI, PAOLUCCI E BONAZZI: