Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è morto ieri all’età di 88 anni, dopo aver esercitato il pontificato dal 13 marzo 2013.
La notizia ha colto tutti di sorpresa, dal momento che Bergoglio sembrava uscito dalla malattia che aveva portato al suo ricovero per problemi polmonari qualche settimana fa e nella giornata di domenica, giorno di Pasqua, aveva ricevuto il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, il quale aveva affermato: «So che non è stato molto bene, ma sono contento di vedere che ora sta meglio. Grazie per avermi ricevuto».
Un ictus sarebbe la causa della morte che invece è sopraggiunta nella giornata di lunedì 21 aprile.

Reazioni a confronto sulla morte di Papa Francesco

La morte di Papa Francesco sta facendo versare litri di inchiostro e spendere fiumi di parole, a volte anche piuttosto pelose.
Quello che Radio Città Fujiko vuole fare oggi è mettere a confronto reazioni e valutazioni diverse proprio sulla figura di Papa Francesco e su ciò che ha incarnato nel suo pontificato. A partire da un fenomeno che effettivamente è abbastanza inedito: il riconoscimento che un pezzo di mondo non credente gli tributa.
Su questo aspetto un articolo del giornalista Alessandro Gilioli, pubblicato su MicroMega, dà una spiegazione distinguendo tra etica cristiana e metafisica cristiana.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO GILIOLI:

Un altro parere che abbiamo raccolto è quello di Roberto Grendene dell’Unione Atei Agnostici Razionalisti (Uaar). Grendene riconosce la grande capacità di Bergoglio nell’ammaliare stampa e politica, ma sottolinea diverse ambiguità che hanno contraddistinto il suo operato.

ASCOLTA L’INTERVISTA A ROBERTO GRENDENE:

Un ultimo contributo è quello della Rete Italiana Pace e Disarmo che, attraverso il suo portavoce Francesco Vignarca, ai nostri microfoni spiega l’importanza del ruolo che ha avuto Papa Francesco non solo nella lotta per la pace, ma anche per il disarmo:

ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCO VIGNARCA: