“The Future is Memory” è il titolo scelto per la XVI edizione di Archivio Aperto, il festival che promuove la riscoperta del patrimonio cinematografico privato e sperimentale, in programma a Bologna dal 25 al 30 ottobre 2023. Festival dotato di due anime: «da una parte è dedicato a una competizione internazionale e dall’altra ad un’area di fuori competizione”» ci ha raccontato la codirettrice artistica di Archivio Aperto Giulia Simi.
The Future is Memory: a Bologna la XVI edizione di Archivio Aperto
Archivio Aperto è il festival dedicato alla riscoperta del patrimonio cinematografico in piccolo formato (privato, amatoriale, sperimentale, d’artista), organizzato dalla Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L’Archivio nasce nel 2008 e nel corso degli anni si è sviluppato assumendo le dimensioni di un festival. La manifestazione quest’anno si svolgerà a Bologna dal 25 al 30 ottobre col titolo “The Future is Memory”, ricordando l’importanza della memoria artistica.
Il festival gravita intorno a due eventi principali: sezione di competizione internazionale e area di fuori competizione. La competizione internazionale è stata lanciata dall’edizione dell’anno scorso e quest’anno comprende 19 film in gara. La selezione presenta titoli che hanno avuto anteprime internazionali di rilievo e tra i nomi di spicco troviamo l’anteprima italiana di “El Juicio” del regista argentino Ulises De La Orden, che ricostruisce il processo alla Giunta Militare argentina dopo la caduta della dittatura. Già dal primo tema affrontato capiamo quale sia l’obiettivo ultimo della rassegna, ovvero quello di attraversare temi di attualità, in cui la memoria non è altro che un trampolino per progettare il futuro. I tre premi (Miglior Lungometraggio, Miglior opera breve e Miglior contributo artistico nel riuso dei materiali d’archivio) verranno assegnati da una giuria internazionale composta dalla regista e ricercatrice Adele Tulli, da Mads K. Mikkelsen, a capo della programmazione di CPH:DOX., e dall’artista e regista sperimentale Fiona Tan.
Il festival presenta inoltre un’ampia programmazione di rassegne, incontri, workshop, retrospettive e installazioni. Appuntamento significativo nella programmazione è svolto dalla sezione delle “Storie sperimentali”, spazio ereditato dall’edizione dell’anno passato e dedicato alle cineaste e cineasti che hanno fatto la storia del cinema sperimentale e d’artista. L’edizione 2023 ha deciso di dedicare una retrospettiva a Barbara Hammer: «Straordinaria pioniera del cinema femminista e lesbico ma in realtà molto di più. «La nostra retrospettiva è un modo di ririscrivere il cinema di Hammer superando la sua modificazione solo all’interno del cinema queer» ci informa Giulia Simi. L’evento permetterà la visione di 12 rarissime opere della regista statunitense, proiettate interamente in pellicola.
Anche quest’anno tornerà la sezione dedicata alle scrittrici e scrittori che ci permettono di guardare le immagini d’archivio con l’ausilio della narrazione letteraria. Tra gli appuntamenti più attesi l’incontro di lunedì 30 ottobre (ore 17:30, Biblioteca Salaborsa) con Jamaica Kincaid, scrittrice americana nata ad Antigua, la cui scrittura ci aiuta a non dimenticare le ferite del colonialismo, e che torna in Italia per la prima volta dopo pù di dieci anni. E ancora l’omaggio a Eva Mameli Calvino, madre di Italo e prima donna in Italia a ricoprire una cattedra di Botanica, nonché una delle prime ecologiste attive in tempi non sospetti, con l’esibizione di una selezione di immagini dagli archivi di Home Movies dedicate al mondo naturale.
Il festival di Archivio Aperto quest’anno sarà dislocato in vari luoghi, tra cui i principali sono il Cinema Odeon e Lumière di Bologna, nei quali si svolgerà la competizione ufficiale. Al Teatro delle Moline, invece, ci sarà tutta la retrospettiva Hammer, ma anche le celebrazioni dei 100 anni della pellicola in formato ridotto, presenti nelle sezioni Home Movies 100 e Archivi Vivi, con lo scopo di omaggiare il grande lavoro di recupero e di valorizzazione della pellicola 16mm a 100 anni dalla sua invenzione nel 1923. Infine, Opening e Closing della rassegna saranno come da tradizione nella Chiesa bolognese di San Mattia.
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