Giusto ieri il governo ha provato a metterci una pezza, ma con meno risorse. Per questa ragione è confermata la mobilitazione di domani, venerdì 19 gennaio, in molte città italiane contro la cancellazione del fondo per il contrasto ai Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
Dei 25 milioni su due anni che erano stati precedentemente stanziati e che per le associazioni che si occupano del tema erano comunque insufficienti, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato 10 milioni per il 2024 con uno stanziamento attraverso il decreto Milleproroghe.

La manifestazione per il ripristino dei fondi contro i disturbi alimentari

La preoccupazione per la disattenzione della maggioranza verso il tema dei disturbi alimentari, però, rimane, così come viene confermata la mobilitazione di domani. La Rete degli Universitari – UDU Bologna, la Rete degli Studenti Medi Bologna e Animenta Bologna si uniranno alla mobilitazione nazionale lanciata da Chiedimi Come Sto, Fondazione Fiocchetto Lilla, Animenta DCA, con un presidio per il 19 gennaio alle 18.00 in piazza Scaravilli.
«Anche se il ministro ha fatto dietrofront, la manifestazione è confermata perché il compito delle associazioni è monitorare che le promesse vengano mantenute – spiega ai nostri microfoni Francesca Inglese di Animenta Bologna – Il nostro obiettivo, inoltre, è che il fondo non sia straordinario ma diventi strutturale».

La cancellazione del Fondo DCA, istituito nel 2021 a seguito della manifestazione del Movimento Lilla dell’8 ottobre, «rappresenta un duro colpo per la cura dei disturbi alimentari, che richiedono un approccio specializzato al di fuori dei reparti psichiatrici ordinari», sottolinea Animenta Bologna in un comunicato.
La mancanza di finanziamenti mette a rischio i posti dei professionisti e la disponibilità di strutture dedicate alla cura di queste malattie.
Tutto ciò si verifica in un contesto in cui i casi di disturbi del comportamento alimentare sono triplicati dopo la pandemia, colpendo oltre 4 milioni di italiani e causando 4mila morti ogni anno.

Gli organizzatori della manifestazione denunciano l’inadeguatezza delle risorse destinate ai DCA e chiedono l’applicazione della legge del 2021, che prevedeva la creazione di un’area specifica all’interno dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) per i DCA. Un’implementazione che richiederebbe l’allocazione di un budget specifico, garantendo che ogni regione attui i livelli essenziali di assistenza per queste malattie.
La manifestazione, che si terrà in Piazza Scaravilli alle ore 18:00 del 19 gennaio, ha già ricevuto adesioni da diverse organizzazioni, tra cui Arci Bologna, Auser Bologna, CGIL Bologna, Cittadinanzattiva Emilia Romagna Young, Coalizione Civica Bologna, Collettivo Amalia, Laboratorio salute popolare, Partito Democratico Bologna, SPI CGIL Bologna, UGS Bologna e Volt.

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