Dal 16 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita “Pirogenia. Folla e demoni”, la prima mostra personale in Italia dell’artista lituano Kipras Dubauskas. Curata da Elisa Del Prete e Andrea Pastore e prodotta da NOS Visual Arts Production, l’esposizione si inserisce nel programma Cultura Lituana in Italia 2025–2026, promosso dall’Ambasciata della Repubblica di Lituania e dall’Istituto di Cultura Lituano di Roma.
Kipras Dubauskas in mostra al MAMbo con “Pirogenia. Folla e demoni”
Il progetto nasce da una riflessione profonda sul nostro rapporto con la natura e con gli elementi primordiali, in particolare il fuoco, protagonista simbolico del film Firestarter (2024), cuore pulsante della mostra. Girato tra Italia e Lituania, il film completa la “trilogia del soccorso” con cui Dubauskas esplora le vie di fuga e le fragilità della società contemporanea. Dopo la terra e l’acqua, è ora il fuoco a rappresentare le crisi del presente: ambientali, sociali, spirituali.
La Project Room del MAMbo si trasforma in un diorama immersivo che fonde scultura, video e installazione. Tra ombre e bagliori emergono oggetti di scena, frammenti architettonici, materiali d’archivio e piccole opere di artisti collaboratori, creando un paesaggio sospeso tra rovina e rinascita. “Con la ricerca di Dubauskas – sottolinea il direttore del MAMbo, Lorenzo Balbi – la Bologna delle acque diventa protagonista di una riflessione urgente sul rapporto tra uomo e ambiente, alla luce delle recenti alluvioni”.
Il titolo Pirogenia rimanda, come spiega la curatrice Elisa Del Prete, a una “stirpe che abita il tempo del fuoco”, un’umanità che convive con una combustione ormai permanente. Il riferimento è al concetto di Pirocene elaborato dallo storico Stephen J. Pyne: l’era in cui il fuoco, da forza vitale, è diventato minaccia globale.
Tra i luoghi bolognesi che compaiono nel film – dai portici di via Saragozza al canale Navile, fino agli spazi industriali di DumBO – Dubauskas intreccia il sacro e il profano, reinterpretando la figura di Sant’Antonio Abate come simbolo di un’umanità in cerca di redenzione.
In occasione dell’apertura, giovedì 16 ottobre è previsto un tour speciale in collaborazione con Canali di Bologna, che porterà i visitatori dalle sale del museo ai sotterranei del Canale Reno, per un’esperienza che unisce arte contemporanea e memoria urbana.
ASCOLTA L’INTERVISTA A ELISA DEL PRETE:







