Dopo la battaglia che ha portato il sindaco di Bologna Matteo Lepore a fare un «passo di lato» nel progetto delle nuove scuole nel parco Don Bosco, con l’abbandono del progetto per la realizzazione di una nuova scuola che avrebbe comportato l’abbattimento di alberi, le frizioni tra il Comitato Besta e l’Amministrazione comunale tornano a manifestarsi.
Ieri, ad un incontro del percorso partecipato sul destino dell’edificio esistente che era stato organizzato dalla stessa Amministrazione dopo il duro scontro, il comitato ha annunciato il suo abbandono del tavolo.
Scuole Besta, il comitato lascia il percorso partecipato: «Stanchi di farci prendere in giro»
Le ragioni del forfait le hanno spiegate gli stessi attivisti, che ieri hanno letto un comunicato prima di uscire dalla stanza. «Dopo un anno di impegni, di documenti e addirittura di stesura di un progetto di ristrutturazione delle vecchie scuole Besta – sintetizza ai nostri microfoni Gianni De Giuli del comitato – ci siamo detti che o riusciamo a confrontarci col Comune sulle alternative possibili oppure un percorso finto, fatto di domande fatte ai partecipanti su cose banali relative al parco a noi non sembra il modo di partecipare».
Attualmente le scuole presenti nel parco Don Bosco sono state svuotate dagli alunni, che seguono lezione nel vicino Polo Dinamico presso il liceo Copernico.
La questione al centro del percorso partecipato, per il Comitato Besta, sarebbe stata quella del destino del vecchio edificio. Nei due anni, oltre alla battaglia fisica nel parco, il Comitato Besta ha realizzato due convegni e, attraverso la collaborazione di esperti, ha redatto un vero e proprio piano di ristrutturazione delle vecchie scuole.
Ciò che attiviste e attivisti lamentano, al punto di aver scelto di abbandonare il percorso partecipato, è la totale indisponibilità dell’Amministrazione, rappresentata dall’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani, a discutere di quel progetto.
«Noi abbiamo chiesto di avere un vero e proprio contraddittorio con i tecnici del Comune – continua De Giuli – Noi abbiamo, da un lato, un Comune che non ha idee, ma al tempo stesso non vuole riutilizzare le scuole Besta per la loro funzione; dall’altro ci sono cittadini che hanno elaborato un progetto. Possiamo confrontarci su questo? Possiamo valutare se un’ipotesi può essere migliore dell’altra? Laudani ci ha espressamente detto di no. Il Comune non ha intenzione di cambiare idea, non ha più i soldi quando un anno fa c’erano 18 milioni di euro per la costruzione della nuova scuola. A questo punto di farci prendere in giro non avevamo più voglia».
ASCOLTA L’INTERVISTA A GIANNI DE GIULI: