Alcuni ordigni inesplosi della seconda guerra mondiale sono stati rinvenuti ad aprile scorso da dei bambini che giocavano al parco Nicholas Green di Bologna, di fianco alla Certosa. L’area è stata isolata per le operazioni di rimozione, ma non sono state installate transenne invalicabili nel cantiere, con il risultato che chiunque potrebbe pericolosamente accedere all’area in qualsiasi momento della giornata.
Così questa mattina la consigliera del Quartiere Borgo-Reno di Sinistra Unita, Margherita Gozzi, insieme alla coordinatrice della lista, Dora Palumbo, e al consigliere del Quartiere Porto-Saragozza, Michele Terra si sono recati sul posto ed hanno chiamato la polizia.

Sinistra Unita denuncia l’insicurezza di un cantiere di bonifica bellica

«Cittadine e cittadini ci hanno segnalato la presenza di questo cantiere, che è aperto da aprile dell’anno scorso – osserva ai nostri microfoni Palumbo – Il problema è che non è un cantiere qualunque, perché è in corso una bonifica bellica, ma la rete che lo protegge è strappata, si riesce a superare e non c’è alcun cartellone che indichi chi è il responsabile».
In alcuni punti la rete di plastica che delimita il cantiere è già collassata e chiunque potrebbe scavalcarla facilmente. In altri punti la rete stessa è rotta e appare tagliata. Quel che è peggio, però, è che il cantiere è attiguo ad un’area giochi con scivoli ed altalene, un luogo molto frequentato da molti bambini, con o senza i genitori.

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Bonifica bellica parco Nicholas Green

«A quanto ci è stato raccontato da alcuni cittadini – aggiunge Gozzi – alcuni bambini hanno trovato una spoletta di una bomba. Un primo ordigno è già stato fatto brillare ad aprile e un secondo a dicembre. Ci è stato riportato che alcune spolette sono in superficie ed alcune affiorano, quindi c’è un grande pericolo perché cani o bambini potrebbero entrare».
La consigliera di Quartiere sottolinea che la mancata tabellatura del cantiere non permette a cittadine e cittadini nemmeno di sapere a chi rivolgersi né di capire che tipo di cantiere sia.

«Un cantiere di bonifica bellica non soltanto a pochi metri dai giochi dei bambini – sottolinea Terra – ma dove passano cani e corridori. Se un cane scappa e il proprietario entra a rincorrerlo in un cantiere di bonifica bellica cosa potrebbe succedere? Siamo alla follia pura».
Proprio Terra ha chiamato la polizia municipale per segnalare la situazione e, dopo qualche minuto di attesa, gli agenti sono intervenuti convenendo sulla necessità di mettere in sicurezza il cantiere. Per questo motivo è stata contattata l’impresa che gestisce il cantiere stesso e la Polizia Municipale resterà a vigilare in loco fin quando le operazioni di messa in sicurezza non saranno ultimate.

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