Il 29 Settembre è uscito “Punk For Introverts” il nuovo album dei Novanta. Un titolo conturbante che ci siamo fatti spiegare da Manfredi, chitarra e nucleo originario del progetto e del collettivo.

Il quarto disco dei Novanta non segna un brusco cambio di rotta, ma più un’attitudine: essere punk come sincerità d’intenti, mentre il sapore delle sette tracce, state tranquilli, non tradisce. Il collettivo Novanta continua a seguire la direzione del Dream Pop, omaggiando già dal nome la tradizione anni ’90 che riverbera anche nelle canzoni. Il titolo, Punk for Introverts, un progetto punk per gente introversa dal sapore estremamente romantico, si declina in sette tracce che racchiudono un intero mondo e creano la colonna sonora perfetta per accompagnare gli ascoltatori nella stagione autunnale.

Ad anticipare l’uscita del disco, datata 29 settembre, due brani, “Forever” e “Magic Youth”. Manfredi ci spiega come le collaborazioni esterne hanno arricchito e stratificato questi e i restanti cinque step del disco. Le collaborazioni sono tante, ma forse quella che lascia più il segno è per la focus track, “Volta”. Con i Novanta partecipa alla sua creazione il duo italo-canadese etti/etta.

La prima versione strumentale venne fuori durante il lockdown del 2020 e inevitabilmente risentiva di quella quotidianità blindata e senza sbocchi: era un vortice di distorsioni continue che scavavano tra frequenze testarde e spaventose dall’inizio alla fine. Ci dicono i Novanta Era una roba cupissima e assordante, qualcosa a cui non riuscivamo a dare compiutezza. Per provare a dare una svolta al brano ci siamo così rivolti un anno più tardi a un misteriosissimo duo italo-canadese chiamato etti/etta.”

Il loro è un shoegaze futuribile e notturno, qualcosa di unico nel loro genere. Con la voce di Raffaella e il synth di Marcus la canzone si è ribaltata, da claustrofobica è diventata sconfinata, onirica, vertiginosa. È un crescendo dream pop in 5/4, dove troviamo tutto quello che amano i Novanta: le accordature sbagliate, i pedali settati male, gli amplificatori prossimi al collasso. “Perché noi, per citare gli Adorable, siamo contro la perfezione”. Eccola qua la loro attitudine punk, in veste soft e romantica.

etti/etta spiegano “Manfredi (leader e chitarrista dei Novanta) si è dimostrato un amico per noi, ha sempre creduto nella nostra musica e quindi siamo stati molto felici di collaborare al loro progetto.

Il core di “Punk For Introverts” è qui non si poga, si sogna. L’album rappresenta infatti un manifesto che si snoda tra emotività e malinconia ballabile creata da una musica che vuole essere empatica e accogliente per chi ama il punk, il dream pop e lo shoegaze.

“Ha avuto una lavorazione lunga più di due anni: è composto da brani che nel corso del tempo hanno cambiato forma, tono, decibel e intensità. Ci spiegano i Novanta – Inizialmente tutto aveva un suono cupo e molto claustrofobico. Col tempo abbiamo capito che bisognava allungare gli arrangiamenti, renderli da un lato più astratti e d’atmosfera, dall’altro più concreti e brucianti.”

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