Dall’1 al 4 luglio in diverse città dell’Emilia-Romagna si terrà «il grande festival diffuso della Motor Valley emiliano-romagnola, la terra conosciuta in tutto il mondo per l’esclusività e la bellezza dei suoi gioielli, i più famosi brand delle due e quattro ruote italiani». È questa una parte della descrizione della Motor Valley Fest, un’iniziativa per celebrare i motori emiliano-romagnoli che la Regione sostiene economicamente.
Sono 147mila euro i fondi pubblici con cui si promuove l’iniziativa, che si aggiungono ai 5 milioni di euro stanziati da Viale Aldo Moro per il supporto alla filiera automotive.
Una scelta che non piace alla Rete Emergenza Climatica ed Ambientale (Reca), che sottolinea come quelle risorse, in tempi come questi, potrebbero venire spese meglio, non in maniera diseducativa per progetti che portano anche all’invasione di spazi pubblici cittadini da parte di auto di lusso.
Fondi pubblici a sostegno della Motor Valley Fest: la protesta di Reca
Durante la Motor Valley Fest le auto di lusso occuperanno le piazze e le vie pedonali delle città, con un messaggio molto pericoloso sull’utilizzo degli spazi pubblici. «A Modena – sottolinea ai nostri microfoni Linda Maggiori di Reca – uno dei più grandi parchi pubblici, quello di Novi Sad, verrà sottratto alla collettività e trasformato per 3 giorni in un circuito dove auto e motori si rincorreranno a velocità folli».
Il tutto con fondi pubblici, in particolare risorse europee che dovrebbero essere destinate a progetti per la “valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali, alla promozione di destinazioni turistiche, all’economia con basse emissioni di carbonio”.
Reca puntualizza diverse argomentazioni contro il sostegno pubblico a queste manifestazioni. Da un lato, la celebrazione dei motori è sbagliato perché «la velocità è la prima causa di morti sulla strada». Inoltre nove città dell’Emilia-Romagna sono tra le prime 100 nella classifica europea sul tasso di mortalità da polveri sottili ed il traffico motorizzato è tra le cause principali dell’inquinamento dell’aria, al punto da rendere la regione una Smog Valley. E, nonostante una regione molto pianeggiante, ci sono 654 auto ogni 1000 abitanti: il tasso di motorizzazione tra i più alti in Europa.
Il sostegno della Regione alla Motor Valley Fest, del resto, rivela molto delle scelte amministrative sul tema della mobilità. Nonostante le promesse di cambiamento, contenute anche nel Patto per il Lavoro e per il Clima della giunta Bonaccini, i progetti per la realizzazione di nuove infrastrutture autostradali non sono certo stati tolti dalla lista della priorità di mandato.
«È sempre più urgente incentivare le persone a fare a meno dell’auto e spostarsi quasi unicamente in bici, piedi, mezzi pubblici e solo in modo residuale con le auto – conclude Reca – In piena crisi sanitaria, ecologica e climatica, eventi di celebrazione di motori e velocità dovrebbero essere evitati, soprattutto se sono finanziati con soldi pubblici e se occupano prezioso spazio pubblico che dovrebbe essere destinato alle persone».
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