Quello che doveva essere un dibattito su revisionismo e strumentalizzazioni politiche sulla “Giornata del Ricordo” (istituita per ricordare le vittime delle foibe), è diventato l’oggetto di uno scontro tra il collettivo “Noi Restiamo” che ha promosso l’incontro e il preside della facoltà di economia che ha negato, all’ultimo momento, lo spazio.
“La nostra memoria ai partigiani jugoslavi, la vostra memoria è il revisionismo storico”. Era questo lo slogan scelto dal collettivo “Noi Restiamo” per lanciare un incontro dibattito, , sulla Giornata del Ricordoprevisto in un’aula della facoltà d’economia, che facesse luce sul revisionismo storico e sulla strumentalizzazione politica che si è fatta delle vicende occorse in Istria e Dalmazia tra il ’45 e il ’47.
Il preside della facoltà d’economia ha, soltanto stamane, revocato il permesso per il dibattito, suscitando le ire degli attivisti del collettivo. La ragione: il dibattito è troppo di parte e non prevee contraddittorio.
Intanto i ragazzi di “Noi Restiamo” stanno presidiando l’aula destinata all’incontro e promettono che porteranno avanti, anchein altra sede se dovessero essere sgomberati, la loro iniziativa.