Domenica 10 novembre (alle ore 16.30 nell’aula Gnudi della Pinacoteca) verrà presentato un importante libro destinato ai ragazzi e incentrato sulla figura di Lavinia Fontana. Il lavoro si intitola infatti “Io, Lavinia. La prima pittoressa”: pubblicato da Minerva, è stato scritto dalla storica dell’arte Paola Goretti ed illustrato da Carlotta Passarini. Si tratta del primo episodio di una programmazione per famiglie focalizzata sui ritratti di Lavinia Fontana che sono esposti nella stessa Pinacoteca.
Paola Goretti dà voce a Lavinia che si presenta così: «Sono nata a Bologna nel 1552. Mi chiamo Lavinia Fontana, e sono una pittrice». E prosegue raccontando il contesto storico nel quale crebbe e si formò: «C’era un tempo in cui alle bambine e alle ragazze non era concesso niente. Io volevo tutto». Lavinia era metodica, analitica e perfezionista. Ricordando la propria infanzia, Lavinia riflette sulle qualità che l’hanno aiutata a imporsi in un mondo artistico, quello del tardo Cinquecento, dominato quasi esclusivamente dagli uomini.
Una vita tra privilegi, lutti e una grande passione per il ritratto
Ebbe il privilegio di nascere in una famiglia di artisti, con il padre Prospero Fontana e amici come i Carracci e Guido Reni, una situazione che le permise di essere immersa nella cultura artistica fin da giovane. Tuttavia, per affermarsi come pittrice, dovette anche affrontare le difficoltà legate al suo ruolo di moglie e madre di undici figli, dei quali solo due sopravvissero. Una vita di grandi fatiche e dolorosi lutti, ma tutto questo non riuscì a spegnere il talento e l’entusiasmo di Lavinia, che continuò a dedicarsi con passione alla pittura, specializzandosi nel ritratto, un genere che le permetteva di esprimere la sua grande attenzione ai dettagli: stoffe, abiti, gioielli e arredi, attraverso cui cercava di «spiritualizzare la materia e materializzare lo spirito». La sua abilità la rese molto richiesta, prima a Bologna e poi a Roma, dove si trasferì in età matura, entrando in contatto con le famiglie più influenti e prestigiose grazie anche alle sue precedenti relazioni con Papa Boncompagni, che le commissionò un ritratto. Fu inoltre la prima donna a dipingere una pala d’altare (la “Madonna di Ponte Santo” per Imola) e a realizzare un nudo femminile in un’opera come “Minerva in atto di abbigliarsi”.
Io, Lavinia. La prima pittoressa è un libro che racconta la vita e le opere di questa straordinaria artista, utilizzando un linguaggio semplice e affettuoso, adatto ai lettori dai 9-10 anni in su. Alle 16.30 del 10 novembre, Paola Goretti e Carlotta Passarini saranno introdotte dalla direttrice dei Musei Civici di Bologna, Silvia Battistini, e da Mirella Cavalli, Responsabile delle collezioni della Pinacoteca. L’evento è gratuito, ma è richiesta la prenotazione tramite Eventbrite tramite questo link. A seguire, alle 17.30 Paola Goretti guiderà una lettura dal vivo, introducendo la visita animata “A gran voce”, un’attività pensata per famiglie con bambini dai 6 agli 11 anni, che si concluderà con un laboratorio dedicato al celebre ritratto di Lavinia intitolato “La famiglia Gozzadini”. L’attività è gratuita, ma è necessaria la prenotazione all’indirizzo: pin-bo.prenotazioni@cultura.gov.it (i posti disponibili sono 25). La prenotazione per il laboratorio include anche l’accesso alla presentazione del libro, che sarà disponibile per l’acquisto nel bookshop della Pinacoteca.
Stefano Rigi