Crinale Lab è una struttura tecnica e residenziale dove avviene in continuazione quel lungo processo di lavoro, di creazione e produzione musicale. Un posto dove ogni musicista può sentirsi a casa.

Crinale Lab è un habitat musicale per artisti

Dopo l’idea, del Crinale Lab, di Big Ban ASP è stato poi sviluppato in collaborazione con lo studio Amore Mio Non Muore, Lombardia Amplificazioni di Castrocaro, con Borgo Fregnano e Casolari del Borgo e il partner media Gagarin – Orbite Culturali, una immensa corposità di lavoro e partecipazione. Il Crinale Lab offre un team di tecnici, produttori, musicisti, arrangiatori e programmatori, uffici stampa, grafici, webmaster e tutto quanto possa servire a presentare un prodotto finito. Crinale Lab è un mondo a prova di artisti.

«Crinale lab è molte cose insieme, per noi è una sorta di quartier generale che mette insieme tutte le cose che abbiamo fatto negli anni: suonare, incontrarci con altri musicisti e creare delle piccole residenze di artisti in cui creare cose nuove, facendo appunto incontrare persone diverse» ci spiega Antonio nell’intervista. Il Crinale Lab offre la possibilità ad artisti e non solo, perché apre le porte anche ad associazioni culturali, teatrali e tanti altri campi artistici, dando loro quello spazio che in tempi come questi è difficile trovare per ripartire.

È un ambiente a tutto tondo creato per coprire tutte quelle esigenze che può avere un artista, ma soprattutto è sempre pronto ad accogliere e produrre arte, continua Antonio «creare una sorta di quartier generale dove ci possa essere un dialogo costante fra le diversi arti, dove all’occorrenza si possa registrare musica, poi gli spazi consentono di fare altre cose». Il Crinale è un finestra appunto di dialogo e incontro tra diversi artisti, che possano collaborare e suonare insieme.

«Noi praticamente abbiamo fatto un anno di prova tra di noi e lo abbiamo usato principalmente come studio di registrazione però residenziale, quindi chi viene sta lì anche a mangiare e a dormire, si fanno dei piccolo blocchi di quattro, cinque giorni in cui si fa una sorta immersione di full immersion nel processo creativo e di registrazione. Rispetto a queste cose volevamo fare anche dei seminari entro il 2022. […] Ci fa’ piacere organizzare degli open day in cui all’interno di una giornata in quegli spazi c’è anche la possibilità, la presentazione di un libro o un incontro con un artista, l’anteprima di un piccolo spettacolo teatrale o di un monologo» ci racconta Antonio, con questa sue parole dà un spunto di come si possa creare uno spazio o banalmente di un clima che favorisca un puro metissage culturale delle diversi arti.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANTONIO DI CRINALE LAB:

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