Grazie ad un accordo tra i Musei Nazionali di Bologna – Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e la Cooperativa Sociale C.A.D.I.A.I., ha preso avvio il progetto sperimentale: Corrispondenze, dedicato alle persone con demenza e a chi se ne prende cura.
L’importanza dei luoghi artistici: il Welfare culturale
La sperimentazione di questo progetto si è svolta tra maggio e giugno con la collaborazione di Pinacoteca Nazionale di Bologna, che ha offerto gli spazi, e coinvolto il Centro Diurno Villa Arcobaleno di San Lazzaro di Savena, per poi integrare a settembre anche con il Centro Diurno Ca’ Mazzetti di Casalecchio di Reno, garantendo a persone con demenza e chi si occupa di loro un’esperienza artistica fondata sul dialogo, la condivisione e la partecipazione.
«vogliamo affermare con forza il valore sociale del museo come spazio aperto, accogliente e relazionale. È nostro dovere e desiderio che l’arte e il patrimonio culturale diventino strumenti di dialogo e inclusione, capaci di generare benessere, connessioni umane e nuove forme di partecipazione. Questa sperimentazione è solo un primo passo verso un modello di accessibilità culturale più ampio, che immaginiamo diffuso e in dialogo costante con le comunità».
Queste le parole di Costantino D’Orazio, D’Orazio, direttore ad interim dei Musei Nazionali di Bologna. parole che sottolineano la poca attenzione che spesso riserviamo ai centri culturali, musei, così come teatri, biblioteche, devono uscire da questo incasellamento unico come luoghi da frequentare raramente ed unicamente a scopo di fruizione, ma effettuare un’evoluzione che permetta loro di essere parte della vita quotidiana della comunità, garantendo spazi culturali di condivisione ed esperienza artistica. Partendo soprattutto dalle categorie più sensibili è facile notare il miglioramento del benessere di chi partecipa a queste iniziative, creando non solo un rapporto tra lo spettatore e le opere ma cercando di instaurare un vero e proprio dialogo tra le persone coinvolte. Non è quindi da sottovalutare l’importanza di iniziative di questo tipo, che permettono una capillarizzazione della cultura e dell’arte condividendola proprio con chi più ne ha bisogno e allo stesso tempo rendono luoghi come quello museale parte integrante della comunità.