Il progetto Consegne Etiche nasce in pieno lockdown, nella città di Bologna, quando la Fondazione per l’Innovazione Urbana, insieme alle cooperative sociali Dynamo e Idee in Movimento, propone un ciclo di appuntamenti e uno spazio di osservazione sull’emergenza pandemica. Da qui, uno dei temi principali risulta essere quello delle consegne a domicilio, in cui i riders, considerati indispensabili specialmente in quel periodo, venivano (e vengono tuttora) sfruttati e sottopagati.

Consegne Etiche: un documentario per testimoniare il servizio a domicilio etico

Consegne Etiche si presenta quindi come la prima piattaforma cooperativa per le consegne a domicilio che rispetta i diritti dei fattorini, dei commercianti e dell’ambiente. Molte realtà commerciali, infatti, hanno iniziato ad organizzarsi per bypassare l’idea di affidarsi alle comuni piattaforme che effettuano consegne a domicilio, proprio per garantire equità e giustizia anche tramite questa modalità di distribuzione.

Di seguito l’idea di realizzare un documentario, prodotto con la collaborazione di Fondazione per l’Innovazione Urbana, l’Amministrazione Comunale di Bologna e le Istituzioni Biblioteche. La sceneggiatrice Flavia Tommasini spiega che, oltre a narrare la nascita di Consegne Etiche, partito a settembre 2020, dal video emergono tante altre tematiche, varie e complesse: mettere alla luce i riders, con le tutele e le lotte di cui sono protagonisti, il grande lavoro dei commercianti etici e la loro tendenza a valorizzare il rapporto coi clienti, il tema della mobilità e i problemi di inquinamento, la pandemia e le nuove figure legate al tema della povertà.

Il documentario, insomma, è un racconto corale che stimola la riflessione sull’importanza delle decisioni dei consumatori: un servizio a domicilio etico quindi, che rispetti i diritti dei lavoratori, dei commercianti e tutela l’ambiente è davvero possibile. Tra novembre e dicembre 2020 Consegne Etiche, di cui è stato creato anche un sito, ha realizzato quasi 2000 consegne a domicilio (grazie a fattorini assunti con contratti regolari) tra prestito bibliotecario, spese di prodotti alimentari da supermercati e mercati contadini e food delivery, riducendo al minimo la produzione di Co2, per via dell’utilizzo di mezzi a pedali o elettrici.

Come ricorda la regista Margherita Caprilli, il documentario sarà disponibile per due settimane in modalità totalmente gratuita da mercoledì 10 marzo alle 21.30 sulla piattaforma di OpenDDB. La prima proiezione sarà preceduta da un evento streaming alle 20.30 sulla pagina Facebook della Fondazione Innovazione Urbana: un dialogo riguardo a queste esperienze emergenti in Italia tra il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’assessore Matteo Lepore di Bologna, con anche altri ospiti come Tommaso Falchi, di Riders Union Bologna.

Marta Baldi

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARGHERITA CAPRILLI E FLAVIA TOMMASINI: