Gaming e gambling si sono avvicinati sempre più negli ultimi anni. Ma quali sono gli elementi che continuano a distinguerli?
Da diversi anni, il confine tra gioco d’azzardo e videogames è andato sfumando, grazie alla comparsa di funzioni di gamification all’interno delle slot-machines e, all’inverso, di funzioni ispirate all’universo del gambling nei videogiochi. Quella che un tempo era una distinzione chiara oggi è più che mai incerta, e ci si domanda quale possa essere il confine tra il divertimento – tipico del gaming nella sua accezione più ampia – e il rischio, come elemento distintivo del gioco d’azzardo online.
Molte offerte di casinò (qui al link le migliori, https://casinostellati.com/, con le relative recensioni), riguardano proprio slot a tema ispirate all’universo dei videogiochi. Per esempio, Sweet Bonanza slot (qui al link la recensione: https://sweet-bonanza.ch/it), un classico dei casinò online, permette di puntare su una macchina a tema con diverse funzioni speciali fruendo di diversi bonus e promozioni.
D’altro canto, giochi come Red Dead Redemption e GTA consentono di effettuare puntate e scommesse come parte di minigiochi interni alla narrazione, mentre altri titoli consentono di acquistare con valuta reale funzioni speciali o equipaggiamenti. Ne parleremo più approfonditamente nel corso dell’articolo, offrendo una panoramica sull’argomento.
L’ascesa del gioco d’azzardo gamificato
Da tempo affermato tra la popolazione adulta, il gambling ha saputo espandersi e ottenere un’importante fetta di mercato anche tra i più giovani, proprio grazie alle funzioni di gamification oggi integrate all’interno delle slot-machines e delle piattaforme digitali.
I titoli per il casinò hanno cominciato a prendere in prestito elementi dai videogiochi (come il progresso a livelli, le sfide giornaliere e le grafiche coinvolgenti abbinate a narrazioni tematiche sviluppate dal punto di vista dello storytelling). Questo processo, anche detto di “gamification”, ha avuto un riscontro quasi universale negli ultimi anni.
Basti pensare che le piattaforme di casinò più famose permettono di scalare un programma VIP, spesso strutturato su livelli, che ricorda le campagne tipiche dei videogiochi. I programmi VIP non servono solo a fornire benefici agli utenti di lunga data, ma anche a creare una sorta di “trama tridimensionale” all’interno del sito web.
Queste piattaforme sfruttano un principio psicologico noto come “ricompensa variabile”, comune anche nei videogiochi. L’utente sa che può progredire all’interno della piattaforma; facendolo, rischia anche di regredire e di andare incontro a una sconfitta. Ecco che il suo coinvolgimento aumenta tanto nel mondo dei videogame quanto in quello delle scommesse online.
Videogiochi con meccaniche di gioco d’azzardo
Dall’altra parte, molti videogiochi moderni hanno introdotto elementi tipici del gioco d’azzardo all’interno delle loro narrazioni. I cosiddetti “loot box” sono sistemi di ricompensa casuale che i giocatori possono acquistare con valuta reale o virtuale. Queste scatole contengono una combinazione di oggetti, alcuni rari e preziosi, altri comuni e meno desiderabili. Il concetto è molto simile a quello che ritroviamo nei biglietti della lotteria.
L’appello psicologico: dopamina e sistemi di ricompensa
Sia il gioco d’azzardo che i videogiochi fanno leva sul sistema di ricompensa del cervello, che rilascia dopamina in seguito a un evento piacevole. Il rilascio di dopamina avviene anche dopo il consumo di sostanze come alcolici, tabacco o stupefacenti. Non sorprende che possa quindi che tali divertimenti possano dare vita a problematiche di dipendenza e a un rischio diffuso relativo al gaming e al gambling digitale.
Dal punto di vista del rischio, possiamo affermare che non esiste una differenza “formale” tra videogiochi e gioco d’azzardo. Entrambi mantengono il consumatore attivo attraverso una serie di strategie volte a solleticare il rilascio di dopamina:
- i giochi per il casinò lo fanno attraverso strategie legate agli eventi di vincita, cioè ai pagamenti che occasionalmente vengono erogati al giocatore;
- i videogame attraverso narrazioni e trame dettagliate, o, come detto, attraverso elementi tratti dal gaming che permettono di acquistare funzioni speciali.
La differenza, però, è sostanziale: il più delle volte il gaming può essere affrontato con spese minime, mentre il gambling può portare a sperpero finanziario anche grave.
Ecco qual è il sottile confine tra rischio e divertimento: lì dove il divertimento può fornire dipendenza e sottrarre tempo prezioso con effetti negativi sulla psiche (va quindi monitorano attentamente, affinché non si trasformi in patologia), non può causare quelle problematiche radicali spesso associate alla ludopatia.
Rischio di dipendenza
La dipendenza è un fattore critico che separa il gioco d’azzardo dal videogioco occasionale. Sebbene la dipendenza da videogiochi, o “gaming disorder”, sia stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sua prevalenza è ancora oggetto di dibattito e non comporta generalmente gli stessi rischi finanziari della dipendenza da gioco d’azzardo.
Questo non significa che i videogame vadano utilizzati senza precauzione alcuna. Diversi studi hanno dimostrato che un eccesso di videogame in tenera età potrebbe portare alla riduzione dell’attività di alcune aree del cervello, con problematiche legate all’attenzione, alla memoria e alla capacità di immagazzinare i dati.