Il mondo della produzione musicale è così ampio che chi si sta avvicinando da poco potrebbe esserne incuriosito ma anche intimorito; tra i linguaggi più interessanti utilizzabili c’è il MIDI,un’interfaccia digitale di ultima generazione utilizzata per la creazione di beat e molto altro.

Se avete il desiderio di realizzare midi songs dovete conoscere tutto sullo standard del linguaggio utilizzato per permettere ai dati digitali di essere scambiati tra strumenti musicali elettronici.

Cos’è il MIDI

Se vi state chiedendo cosa sia il MIDI partiamo con il comprenderne il significato. Si tratta di un acronimo per Musical Instrument Digital Interface e rappresenta un protocollo standard di comunicazione che viene implementato a partire dagli anni ’80 quando la musica elettronica, gli strumenti di ultima generazione e i computer iniziano a essere utilizzati in modo collegato.

Dagli anni ’80 ad oggi la musica elettronica e la tecnologia sono andate a braccetto rivoluzionando concretamente il settore. Un elemento distintivo è che si tratta di uno strumento in grado di trasmettere suoni digitali che rappresentano informazioni musicali: le note suonate, la loro durata, la velocità (intensità) e altri parametri espressivi.

Tramite la creazione di beat o una tastiera si riesce a controllare agilmente il suono di un sintetizzatore oppure di altri dispositivi compatibili.

Il linguaggio è basato su messaggi che includono informazioni riguardo eventi musicali e sui controlli di vari parametri. Quelli di nota, per esempio, specificano quale è stata suonata e con quale intensità, mentre quelli di controllo possono gestire aspetti come il volume, il panning e gli effetti.

Tra le capacità più interessanti però c’è quella di registrare e riprodurre successivamente performance musicali semplicemente utilizzando un sequencer software o un hardware che ha come funzione quella di registratore.

Quali sono gli utilizzi del MIDI

Sono diversi i campi in cui diventa un supporto:

  • Composizione e arrangiamento. Risulta un valido aiuto utilizzando software di sequencer con cui registrare o editare idee musicali, così da comprendere subito dinamiche, note e altri parametri registrando tutto in modo da poterlo modificare in seguito;
  • Registrazione e produzione. All’interno di uno studio è spesso utilizzato così da sincronizzare strumenti e apparecchiature. Basti pensare che è in grado di controllare sintetizzatori, campionatori e moduli sonori, creando arrangiamenti complessi e dettagliati;
  • Esibizioni live. Quando ci sono performance dal vivo viene scelto per poter controllare strumenti e apparecchiature in diretta sincronizzando poi luci ed effetti visivi per un effetto ancora più coinvolgente;
  • Creazione di colonne sonore. Forse non tutti lo sanno ma è stato utilizzato come linguaggio per la creazione e composizione di colonne sonore utilizzate non solo per i film ma anche per videogiochi;
  • Sperimentazione. Il sound design e la creatività segnano il mondo della musica e in questo campo rappresenta un linguaggio importantissimo che promuove l’innovazione.

Possiamo dire con certezza che il MIDI abbia aperto le strade ad una rivoluzione musicale, mostrando agli artisti nuove forme di espressione. Con l’ausilio di questo protocollo musicisti e produttori sono in grado di utilizzare campionatori, sintetizzatori e workstation digitali in modi innovativi.