Oltre cento eventi attorno all’8 marzo nell’area metropolitana di Bologna per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. Mostre, spettacoli, proiezioni, presentazioni di libri, iniziative culturali per una ricorrenza che, come ricorda la responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città Metropolitana Simona Lembi, «non è una festa, ma una celebrazione indetta dalle Nazioni Unite oltre cento anni fa».

8 marzo, la Giornata internazionale della donna nel territorio bolognese

Tra gli appuntamenti, l’intitolazione momentanea prevista per sabato 5 di alcune vie del Comune di Bentivoglio a donne che si sono distinte nella storia del paese e dell’Italia; la mostra di manifesti storici «Tappe di libertà – Le donne cambiano il tempo» in cartellone a Budrio dal 4 al 14 di questo mese; l’esposizione «Frida Kahlo, Heart e art» dedicata alla celebre pittrice messicana, aperta a Modano fino al 18 marzo; «Imprese al femminile» in programma a San Lazzaro di Savena sabato 26 marzo e dedicato alle future e alle neo imprenditrici per approfondire il Fondo Impresa donna e i contributi legati al Pnrr per l’imprenditoria femminile. Una grande varietà di eventi il cui elenco completo è disponibile online sul portale della Città Metropolitana.

Al Piano per l’uguaglianza in Consiglio metropolitano sarà invece dedicata la presentazione del 9 marzo, visibile online a partire dalle 16:00, alla presenza del sindaco di Bologna Matteo Lepore. Il Piano nasce per contrastare le disuguaglianze del nostro tempo – compresa quella di genere – e nell’introdurlo la Città Metropolitana parla di un’iniziativa «senza precedenti nel contesto nazionale». Le rilevazioni sulla condizione femminile nell’area di Bologna mostrano un contesto avanzato rispetto alle medie nazionali – tasso di occupazione femminile al 66% contro il 49% nazionale e disoccupazione al 4.8% contro il 10.2% nazionale – ma comunque segnato da una forte disparità di genere. Lo stipendio medio annuo percepito dalle lavoratrici dipendenti dell’area metropolitana è inferiore di 8930 euro rispetto a quello dei colleghi uomini, mentre le giovani che vedono la propria situazione economica peggiorata rispetto allo scorso anno sono il 25%, un dato superiore di otto punti percentuali rispetto a quello degli uomini coetanei. Il Piano per l’Uguaglianza della Città Metropolitana si compone di cinque aree d’intervento – lavoro pagato, lavoro non pagato, violenza contro donne e minori, cultura dell’uguaglianza, discriminazioni multiple, addittive ed intersezionali – ed è frutto di un ciclo di incontri con le associazioni del territorio e la cittadinanza partito a dicembre 2021.

«L’intenzione del Comune di Bologna è quella di lavorare sulla memoria, sulla riappropriazione dello spazio pubblico e della figura della donna» dice la vicesindaca con delega alle Pari Opportunità Emily Marion Clancy. «Fuori dalla retorica di cosa devono tutte le volte e tutti i giorni fare le donne – come devono vestirsi, come devono formarsi – è tempo di ascoltare cosa vogliono le donne: da qua la presentazione del Piano per l’uguaglianza e l’attenzione speciale del Consiglio Comunale» conclude Simona Lembi.

ASCOLTA L’INTERVISTA A EMILY MARION CLANCY E SIMONA LEMBI:

Lorenzo Tecleme