Dall’asilo alle superiori, passando per le elementari e le medie. A Budrio domani, 4 marzo, le scuole scenderanno in piazza, al fianco dell’Amministrazione comunale, per chiedere la pace e ripudiare la guerra in Ucraina.
L’iniziativa nasce dalle sollecitazioni degli stessi alunni, ha riferito ai nostri microfoni il sindaco Maurizio Mazzanti, che si aspetta che dai più piccoli arrivino spunti di riflessione anche per gli adulti.

Pace, scuole di Budrio in piazza contro la guerra in Ucraina

È nato tutto da una spontanea richiesta degli studenti agli insegnanti: domani, venerdì 4 marzo, a Budrio i ragazzi e le ragazze delle scuole medie, del liceo e dell’istituto tecnico scendono in piazza per chiedere la fine della guerra in Ucraina.
Gli studenti delle scuola media Quirico Filopanti formeranno un corteo che partirà dallo stadio comunale alle 10.00 per arrivare in piazza Filopanti dove i ragazzi leggeranno alcune loro riflessioni, alla presenza del sindaco, del vicesindaco e delle assessore, sul difficile momento che stiamo vivendo a causa della guerra in Ucraina”.

All’iniziativa si unirà, raggiungendo i compagni nella piazza principale del paese, anche una delegazione dall’Istituto di istruzione superiore “Giordano Bruno”, che partirà dalla scuola in viale I Maggio.
Gli studenti della primaria e i bambini della materna realizzeranno iniziative sul tema della pace all’interno delle rispettive scuole. Materiali che l’Amministrazione comunale provvederà poi a raccogliere e documentare, anche fotograficamente, per poterli condividere con la comunità.

«Questa importante iniziativa si aggiunge alla raccolta iniziata in questi giorni, in collaborazione con Caritas e Protezione Civile di Budrio, di beni destinati all’Ucraina che, oltre a tutta la cittadinanza, vedrà coinvolte anche le scuole e gli studenti», ricorda il Comune che ringrazia le dirigenti e tutti gli insegnanti di ogni scuola del territorio «per il prezioso contributo dato in questo evento e perché, in un momento di grande emergenza ed instabilità generale, confermano di essere punto di riferimento fondamentale per ragazzi e bambini».

ASCOLTA L’INTERVISTA A MAURIZIO MAZZANTI: